Bioshock Infinite: il ruolo di Elizabeth e il volto del protagonista
In occasione di un'intervista, il geniale producer di Bioshock: Infinite, Ken Levine, ha rilasciato qualche dettaglio sull'intelligenza artificiale di Elizabeth e sul rapporto che si verrà a creare tra lei e Booker DeWitt, protagonista del gioco.
“Con la demo di BioShock Infinite dell’E3 abbiamo lavorato sodo per portare in fiera una versione dimostrativa in grado di esprimere in piccolo tutte le caratteristiche del gioco completo, ad esempio il rapporto simbiotico tra Elizabeth e il personaggio principale. Gli appassionati di questo genere di titoli sono degli hardcore gamers, sarebbe stato immensamente più facile creare un gioco in cui bisogna solo sparare ma noi vogliamo regalare ai nostri fans un’esperienza unica, contigua a quella del primo BioShock ma estremamente diversa.
Il modo stesso in cui abbiamo cercato di sviluppare la pericolosa missione di scorta che sta dietro all’avventura principale e che ci obbligherà a stare fianco a fianco con Elizabeth é completamente inedita nel panorama dei videogiochi: Elizabeth non é solo una compagna di squadra, é una donna ironica che manifesta i suoi sentimenti solo se riusciamo a conquistare la sua fiducia senza commettere atti di brutalità gratuita contro i nemici mentre la scortiamo. C’é però un filo invisibile che lega il nostro personaggio ad Elizabeth, un filo che diventa sempre più forte quando decidiamo insieme a lei di non subire gli eventi e di reagire ad essi prendendo in mano le redini del proprio destino: il valore del sacrificio crea legami indissolubili tra le persone.”
Attraverso questa prima parte dell’intervista scopriamo quindi che il nostro compito sarà quello di scortare Elizabeth (una ragazza dotata di poteri paranormali capaci di alterare la realtà che, fin dalla sua nascita, é tenuta prigioniera a Columbia, una città in preda ad una sanguinosa guerra civile) cercando, attraverso una serie di “buone azioni” di conquistare la sua fiducia e stabilire un forte legame con lei.
Levine ci tiene a precisare come tra i due si creerà una sorta di “simbiosi”, un dipendere l’uno dall’altra che porterà il loro rapporto ad avere un ruolo centrale nell’economia del gioco.
“Elizabeth é un personaggio solare e mai noioso, il fatto di doverla scortare non porterà mai il giocatore a stancarsi del ruolo di ‘protettore’: essendo poi dotata di straordinari poteri, ci aiuterà a superare ostacoli ed enigmi di varia natura piegando il tessuto spaziotemporale per materializzare (e smaterializzare) sul Columbia persone e oggetti provenienti da altre epoche e dimensioni parallele. La sua sarà un’intelligenza artificiale molto incentrata su di noi, ma al tempo stesso gli consentirà di eseguire azioni in completa autonomia in base alla solidità del rapporto che sino a quel momento abbiamo intessuto con lei.
Il suo sarà un ruolo assolutamente centrale nell’economia di gioco, senza Elizabeth non riusciremmo mai a scendere sani e salvi dai palazzi fluttuanti del Columbia, ma al tempo stesso dovremo prenderci cura di lei, capire le sue esigenze e aiutarla a mitigare la paura per i pericoli che incombono. Sarà infatti Elizabeth ad aprire gli strappi dimensionali, a rigenerare la nostra salute, a trovare munizioni per la mappa, a modificare la conformazione dei palazzi e degli oggetti più minuti (dai potenziamenti delle armi alle bombe), ad aumentare il danno e le caratteristiche secondarie dei poteri dei plasmidi, a far comparire le torrette e a distrarre gli avversari: coopereremo con una donna intraprendente e coraggiosa.”
Levine prima di chiudere l’intervista ha voluto chiarire il ruolo di Columbia nell’economia di gioco. Chi ha giocato il primo Bioshock probabilmente avrà percepito Rapture come la vera protagonista del gioco, questo grazie alla sua caratterizzazione.
Il producer ha spiegato che Columbia, anche grazie al suo ruolo attivo nel gameplay, rivestirà un ruolo ancora più importante:
«BioShock era ambientato in fondo all’oceano, e a livello visivo era molto evocativo, ma non c’era una componente di gameplay correlata all’essere in fondo all’oceano. E visto che questa volta siamo sospesi in aria, abbiamo voluto sfruttare la cosa in pieno. […] Gli ambienti si integrano in ogni possibile combattimento, la stessa città sarà uno strumento organico per ampliare l’esperienza»
Tornando invece a Booker DeWitt, il protagonista del gioco, la rivista EGM ne ha svelato il volto é alcune caratteristiche.
Booker DeWitt é un ex investigatore dell’agenzia Pinkerton attualmente ricercato dalla polizia. Booker é alto 1,80 m, pesa 88 kg, ha gli occhi verdi, la barba incolta e una cicatrice in prossimità della sopracciglia desta.
Tutte queste informazioni, incluso il volto del protagonista, sono visibili attraverso la copertina di EGM che vi riportiamo in calce alla news.
Bioshock: Infinite arriverà nel corso del 2012 su Xbox 360, PlayStation 3 e PC.
Per chi se lo fosse perso é disponibile il meraviglioso filmato di gameplay che Irrational Games ha mostrato al recente E3 di Los Angeles.