Bioshock Infinite: Levine e il valore dei segreti

di Fabio Fundoni

Parlando con la redazione di PSM 3, il buon Ken Levine ha svelato alcuni fattori interessanti riguardo lo sviluppo di Bioshock Infinite. Tutti gli elementi del gioco sono ben fissati nella sua testa e non sono stati nemmeno svelati agli altri sviluppatori al lavoro, con ogni programmatore che si é dovuto limitare a conoscere solo la parte che lo riguardava in prima persona. Levine voleva preservare, infatti, l'effetto sorpresa anche su di loro, per testare le varie reazioni a gioco completato.


Ken ha sottolineato l'importanza di poter mostrare alcuni colpi di segna o elementi ad un pubblico da sorprendere, tenendo conto che la prima impressione e la prima volta in cui si vede l'opera nella sua interessa é da considerarsi unica e possibile, all'atto pratico, solo durante la primissima partita.


Inoltre Levine ha fatto sapere che quanto é stato sviluppato sino ad oggi non é stato mostrato nemmeno alla stampa specializzata, visto che non ha intenzione di far vedere un gioco privo di elementi vitali per la sua completezza.