Bombarolo incastrato con le carte di Pokémon

Il criminale usava le carte come firma personale

di Tommaso Alisonno

Forse affascinato dai racconti di grandi serial killer o di attentatori con pesanti rivendicazioni alle spalle, il trentaquattrenne Jeremiah E. Brunette ha pensato bene di firmare le sue malefatte con qualcosa che per tutti è assolutamente inoffensivo: le carte di Pokémon: the Trading Card Game.

Stiamo parlando di un individuo che nelle scorse settimane ha fatto esplodere diverse cariche di esplosivo M80 nella cittadina di Arbadeen, in Maryland, fortunatamente senza provocare nessun ferito. Dopo aver brancolato nel buio per un po' di tempo, la polizia locale ha poi ritrovato in uno dei crateri un elemento fuori posto: dei resti di carte del gioco dei Pokémon.

A quel punto un agente si è ricordato di aver arrestato pochi giorni prima un uomo - Brunette, appunto - che aveva con se un consistente numero di quelle carte. Una perquisizione nel suo appartamento ha portato alla luce una quantità importante delle stesse carte, troppe per non far pensare a una vera e propria mania, specie considerando che il gioco in questione non gode più di tanto successo.

Interrogato, Brunette ha ceduto piuttosto rapidamente alla domande degli investigatori confermando di essere lui l'autore degli attentati dinamitardi, sebbene non abbia addotto alcuna motivazione all'atto. Adesso, stando alle notizie di Fox5 News, Brunette è stato arrestato ed è libero su cauzione - 10.000 $ - in attesa di giudizio e, presumibilmente, perizia psichiatrica.

La domanda è: ma in casi come questo sarebbe meglio chiamare Criminal Minds o Detective Pikachu?