Borderlands e il flop in sala – Uwe Boll ha detto la sua

Una carriera coronata da insuccessi e critiche devastanti, eppure è al lavoro sul film nr. 36

Borderlands e il flop in sala  Uwe Boll ha detto la sua

Tra i registi contemporanei di genere peggiori in assoluto primeggia il tedesco Uwe Boll, che si è fatto conoscere con pessimi adattamenti cinematografici di amati videogame come il survival horror Alone in the Dark (2005), l'iconico arcade FPS The House of the Dead (2003) e certo non ultimo l'FPS Far Cry (2008). Ha ripetutamente stupito soprattutto per l'inspiegabile capacità di convincere a recitare per lui attori di spicco come per esempio Jason Statham, Til Schweiger, Udo Kier, Christian Slater, Ray Liotta, Ron Perlman, Leelee Sobieski, Dolph Lundgren e Michael Paré.

Borderlands e il flop in sala – Uwe Boll ha detto la sua

Classe 1965, il suo stile è stato definitoprovocatorio” e i suoi adattamenticontroversi”, quando francamente appare più semplicemente come una sorta di versione moderna di Edward D. Wood Jr. Ci sono cineasti di ben altra qualità e levatura artistica scivolati nell'oblio dopo 1-2 film che non hanno incassato, mentre Boll ha proseguito infilando una quantità industriale di insuccessi da vero e proprio imperatore del trash assoluto. Provate a dare un'occhiata a uno solo dei film sopra elencati, volendo approfondire il suo peggio si potrebbe tentare una sortita all'interno di autentiche perle come Blubberella, le trilogie di BloodRayne o In the Name of the King.

Borderlands e il flop in sala – Uwe Boll ha detto la sua

Nonostante un'impietosa lista di produzioni che chiamarle sgangherate è fargli un complimento il famigerato regista originario di Wermelskirchen si è fatto beffa dell'insuccesso di Borderlands, ridendo di un incasso che non sembrerebbe capace di superare i 10 milioni di dollari contro i 115 di budget. Forse qualcuno dovrebbe ogni tanto ricordare a questo signore dei 3,7 milioni di dollari incassati contro 25 milioni di budget per Bloodrayne del 2005, i 13 milioni di dollari entrati con un esborso di 60 milioni per In the Name of the King del 2007, i 147.000 dollari racimolati contro i 12 milioni di dollari di costo per Postal dello stesso anno. Il podio assoluto raggiunto con l'incasso di 744.000 mila dollari contro i 30 milioni di dollari di budget per Far Cry.

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Ancora più incredibile che dopo 35 regie sia in fase di post-produzione la nr. 36, intitolata Run, dove si racconterebbe di “un gruppo di migranti disperati che dopo un pericoloso viaggio per il Mediterraneo raggiunge l'Italia, colpendo gente del posto e turisti in una piccola cittadina costiera”. Come da tradizione anche qui il cast vanta grandi interpreti come James Russo, Barkhad Abdi, Amanda Plummer e Costas Mandylor. Si accettano scommesse sull'esito commerciale...

Qui trovate il link al nostro speciale sul tragico adattamento di Alone in the Dark. Imperdibile!

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