Cage e Kojima: pareri differenti sui feedback
David Cage e Hideo Kojima sono due persone dall'indiscussa vena creativa che bazzicano da anni nell'industria videoludica ad altissimo livello, eppure leggendo alcune loro recenti dichiarazioni si scopre che per certi versi ragionano l'uno in maniera antitetica rispetto all'altro. Le dichiarazioni di entrambi, infatti, riguardano in quanta parte lo sviluppo del gioco debba o meno tener conto dei feedback e delle richieste degli utenti.
Cominciamo da Cage, che in un panel tenutosi a Sydney la scorsa settimana ha così detto: "Cercate di non essere troppo influenzati dai feedback o diventerete una persona da Marketing". Sebbene infatti ammetta che probabilmente avrebbe cambiato idea "se Heavy Rain fosse stato un flop", David é dell'opinione che "sarebbe come avere una lista delle cose che la gente vuole e non vuole, vistare i quadratini e cercare di farli contenti. Non é così che lavoro e non penso che nessuna persona creativa possa lavorare in questo modo - devi fare quello in cui credi, o andare dove ti porta l'istinto. E sperare che non sia del tutto sbagliato."
A conferma della sua tesi, Cage ha continuato dicendo che il suo rapporto con i fan é una fonte di ispirazione, non una sorta di cartina tornasole. Inoltre, ancora adesso, a distanza di anni, trova persone che si complimentano per elementi differenti di Heavy Rain, elementi che non ci sarebbero stati se avesse costruito il gioco in base ai feedback.
Di tutt'altro avviso, come anticipato, é Hideo Kojima, al lavoro su (o sui due?) MGS V e che ha presentato al TGS 2013 le prime missioni giocabili di Ground Zero. Alcuni fan, dopo aver visionato i circa 30 minuti di giocato, hanno lamentato il fatto che fossero state implementate feature già viste e scartate dalla serie, come per esmepio la barra della salute auto-rigenerante. Queste variazione sono state addirittura percepite come "tradimenti" da alcuni fan più estremisti; a questo proposito, Kojima-san ha così risposto su Twitter:
"A differenza di quei vecchi tempi in cui i creativi erano devoti alla creazione di un gioco rinchiusi in una cella, lo sviluppo dei giochi oggi é aperto al pubblico. Cerchiamo di creare specifiche direzioni facendo specifici test ripetutamente con utenti di tutto il mondo. Questo é uno degli intenti dietro alla fondazione dello studio di Los Angeles. 'Tradire' in senso buono entro limiti accettabili é necessario. Perché il gioco é intrattenimento. Ma essendo interattivo, abbiamo bisogno di aggiustare i controlli e li sistema perché riflettano i tempi in cui viviamo oggi."
Voi come la vedete?
Ha ragione Cage dicendo che il creativo deve seguire il proprio istinto a prescindere dai feedback (e quindi Kojima é un creativo commerciale)
...oppure...
ha ragione Kojima dicendo che il gioco deve essere al passo coi tempi (e quindi Cage é uno stegosauro in via d'estinzione)?