Cannes 2024: perché si teme che il #metoo francese oscuri il Festival
Il caso Boutonnat e la presenza di Judith Godrèche al centro delle polemiche
Le agenzie di stampa hanno titolato più o meno tutte nello stesso modo: “L’ombra del #metoo aleggia sul Festival di Cannes”.
Perché dopo un periodo di (relativa) quiete, lo scottante tema sembra destinato a far parlare - e non solo - grazie ad alcuni dei film in concorso, ma anche alla situazione francese.
La Francia e il metoo: il ruolo di Judith Godrèche
Da diversi mesi, in Francia si è scatenato il fenomeno metoo nell’ambiente dello spettacolo. Judith Godrèche, attrice, sceneggiatrice e regista conosciuta a livello internazionale per i ruoli nei film La maschera di ferro, Stoker, la geniale serie TV Royal Pains e tanti altri titoli, ha prestato la voce alla versione francese di Anche io (She said in lingua originale), il film con Carey Mulligan e Zoe Kazan che racconta la nascita del movimento #metoo negli USA.
Punto di riferimento francese per il movimento, è stata proprio Judith Godrèche a denunciare due registi che, quando era appena un’adolescente, avrebbero abusato di lei.
In occasione dell’inizio del Festival, proprio oggi, 14 maggio, si teme che dalla Croisette possano filtrare i nomi dei protagonisti della scena cinematografica francese al centro di un’ondata di nuove accuse.
Nonostante le smentite della Godrèche, il fatto che l’attrice e regista presenti proprio al Festival un cortometraggio in cui ha raccolto le testimonianze di molte vittime fa tremare la Francia e il mondo del cinema.
Il caso Boutonnat, dal Governo a Cannes
Proprio all’alba del debutto del 77° Festival di Cannes, Judith Godrèche si è unita alla protesta che ha lanciato una petizione per chiedere il licenziamento di Dominique Boutonnat. Il presidente del Consiglio del Cinema Francese (CNC), infatti, è al centro di una protesta che in pochissimo tempo dal lancio due giorni fa ha già contato oltre cinquecento adesioni per chiedere il suo allontanamento in seguito alle accuse di violenza sessuale al centro di due articoli pubblicati dal celebre quotidiano Libération sul processo penale che Boutonnat dovrà affrontare a giugno.
Indagato da oltre due anni dopo l’incriminazione per violenza sessuale all’inizio del 2021, Boutonnat - che ha sempre negato le accuse - è stato rinviato a giudizio.
La petizione è anonima, ma Judith Godrèche ha reso palese la propria adesione.
Eletto per la prima volta come presidente del CNC nel 2019, nel 2022 - quando era già stato incriminato - il governo francese gli ha rinnovato il mandato suscitando non poche polemiche, anche per il sostengo espresso all’uomo dal ministro francese della Cultura: Rima Abdul Malak.
Gli attivisti che hanno lanciato la petizione si dicono membri di sindacati francesi fra cui compaiono CGT Speciale e Colletti 50/50.
Mentre la presenza di Judith Godrèche a Cannes alimenta le voci sul fatto che il movimento #metoo possa oscurare gli eventi del Festival, gli autori della petizione discutono sulle manifestazioni di protesta da organizzare a Parigi, fuori dalla sede del CNC.
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