Cannes 76 e il ritorno sulle scene di Johnny Depp
A mancare in "Jeanne du Barry" pare sia stata la sceneggiatura e qualche azzardo di troppo della regista
La cerimonia di apertura del 76° Festival di Cannes ha visto la presentazione della giuria presieduta da Ruben Östlund (vincitore di due Palme d'Oro) e la consegna del premio onorario al figlio del leggendario Kirk Douglas. Il film della serata è stato Jeanne du Barry, di Maïwenn.
Prima del gala si è svolta la classica passeggiata delle star sul red carpet. Molti volti noti hanno sfilato ieri sera lungo le scale che portano al Grand Théâtre Lumière come Captain Marvel, Brie Larson, che è parte della giuria, o il già citato Douglas, con la moglie Catherine Zeta-Jones. Ma l'arrivo che ha eclissato gli altri è stato quello di Johnny Depp.
In Jeanne du Barry il grande Johnny Depp interpreta re Luigi XV, co-scritto, diretto e interpretato da Maïwenn, che oltre a essere una regista e un habitué di Cannes è nota nel settore per il suo controverso passato con Luc Besson: si sono sposati quando lei aveva 16 anni e, di fatto, Léon è basato sulla loro relazione. La stessa Maïwenn ha rilasciato dichiarazioni controverse, prendendo le difese di Roman Polanski, giustificando l'ingaggio di Depp affermando che "voleva lavorare con lui" e che cercava qualcuno "carismatico".
Quella che invece è mancata, almeno nel film, pare sia stata la sceneggiatura, con scelte creative giudicate discutibili nel raccontare una storia che alla fine non ha nulla di speciale. La storia quella di Jeanne Bécu, nata nel 1743 come figlia illegittima di una sarta impoverita e salita alla corte di Luigi XV fino a diventare la sua ultima amante ufficiale. Una produzione spettacolare e molto lusso, circa 20 milioni il budget, cercando di compensare la mancanza di direzione.