Capcom non vuole né comprare altri studi, né farsi comprare

La compagnia giapponese punta ad una crescita organica

di Davide Tognon

Già in passato Haruhiro Tsujimoto, COO di Capcom, aveva sottolineato che il segmento computer rappresentasse il mercato principale della compagnia giapponese. Il concetto è stato ribadito ai microfoni di Bloomberg, in occasione del Tokyo Game Show. Capcom punta ad una crescita che passa anche per gli smartphone, con l'approdo dei giochi su iPhone, un processo che era già iniziato con l'adesione al programma Apple Arcade.

Per quanto riguarda l'acquisizione di studi esterni, Tsujimoto si è mostrato freddo. Capcom non ha intenzione di ingrandirsi in questo modo, preferendo optare per una crescita organica che venga stimolata dall'interno. L'intervistatrice ha chiesto invece dell'eventualità in cui Capcom non sia l'acquirente, ma l'acquisita, facendo il nome di Microsoft. Non è un mistero che il colosso di Redmond abbia valutato di "fare shopping" in Giappone (fra le compagnie finite sul taccuino di Microsoft figurano anche Sega e Square Enix).

Tsujimoto ha chiuso a questa eventualità, affermando che una eventuale proposta di acquisto da parte di Microsoft verrebbe "gentilmente declinata" e che sia preferibile piuttosto che le due compagnie siano partner.