CD Projekt RED: gli sviluppatori si uniscono in Sindacato

Uniti contro i licenziamenti selvaggi

CD Projekt RED gli sviluppatori si uniscono in Sindacato

Il tornado di licenziamenti che sta investendo l'industria videoludica - di cui vi abbiamo parlato in questo nuovissimo Speciale - travolge trasversalmente team e software house in tutto il mondo: anche in Polonia, dove il principale e più importante esponente dell'industria è senza ombra di dubbio CD Projekt RED, le cose non cambiano. Infatti sono oltre 100 i membri del team che hanno visto recapitarsi la lettera di licenziamento dall'inizio di questo 2023, suddivisi in tre tranche abbattutesi una dietro l'altra nei mesi di Maggio, Giugno e Luglio.

Per far fronte a questa situazione, gli sviluppatori hanno deciso di unirsi in sindacato fondando il Polish Gamedev Workers Union, a cui naturalmente incoraggiano ad unirsi anche i vari membri di team minori operanti sul territorio Polacco. La Union ha già un sito ufficiale in cui elenca le motivazioni e descrive gli intenti del sindacato: "Questo evento [i licenziamento di cui sopra] ha creato un enorme mole di stress e insicurezza, colpendo la nostra salute mentale e portando alla creazione di questa unione. Avere un sindacato significa avere maggiore sicurezza e trasparenza, migliore protezione e una voce più forte in tempi di crisi. Quanto accaduto dimostra come i preponenti tendano a vedere i loro interessi in conflitto con quelli dei loro dipendenti. Sebbene i dipendenti siano quelli che creano valore in questo accordo, non hanno alcun potere decisionale in materia di struttura della compagnia. Ecco perché abbiamo bisogno di organizzarci per entrare in queste situazioni su un piano di parità."

Al momento, però, stando a quanto dichiarato dai fondatori del movimento Lev Ki e Pawe Myszka ai microfoni di cdaction i dirigenti di CDPR non hanno ancora commentato la novità.

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