Cina: vendono i figli ma non rinunciano agli acquisti in-game

di Tommaso Alisonno

A segnalare la notizia è stata l'emittente Guangdong TV, tradotta da GamesInAsia: una giovane coppia di cittadini cinesi, non sposati, trovatasi al cospetto di una gravidanza non prevista, ha ben pensato di vendere il figlio ai trafficanti di neonati. Non paga, la coppia ha deciso di avere un secondo figlio, vendendo anch'esso ai trafficanti.


La notizia, che naturalmente ha già di per sé contorni squallidi, assume tinte ancora più degradanti nel momento in cui si viene a scoprire che l'atto è stato deciso per rimediare alle difficoltà economiche che la coppia stava affrontanto... le quali erano causate principalmente dal fatto che all'uomo [se tale si può definire] piacesse trascorrere intere serate presso gli internet café e acquistare numerosi oggetti virtuali per i videogiochi a cui si dedicava.


Probabilmente la pratica (che naturalmente è illegale) si sarebbe ripetuta ancora e ancora se non fosse intervenuto il padre del ragazzo, il quale ha avuto il coraggio di denunciare la coppia alle autorità: i due sono adesso in attesa di giudizio.


Sin dai tempi del limite alla procreazione, in Cina il mercato degli infanti è purtroppo molto florido: i neonati vengono venduti a coppie sterili, alle bande di strada oppure all'estero. Ovviamente, però, il caso in questione sfiora l'inverosimile...