Comandante - Piefrancesco Favino eroico capitano di un sommergibile
Nel nuovo film di Edoardo De Angelis il grande attore italiano impersona Salvatore Todaro, eroe italiano della Seconda Guerra Mondiale
Si gira presso il porto militare di Taranto il film Comandante, incentrato sulle gesta di Salvatore Todaro che nel 1940 era capitano del sommergibile Cappellini.
Nell'ottobre di quell'anno il natante da combattimento si trovava nelle acque tempestose dell'Oceano Atlantico, e dopo aver incrociato il mercantile belga "Kabalo" battente bandiera britannica decide di affondarlo. L'incursione è un successo, ma quando Todaro riceve l'ordine di abbandonare al proprio destino i superstiti non obbedisce, salvando 26 vite.
L'Ansa riporta le parole del regista De Angelis, autore emergente e curatore dell'opera attualmente in lavorazione: “Un nemico indifeso non è più un nemico, è solo un altro essere umano. Salvatore conosce le leggi eterne che governano il cielo e il mare.
L’uomo alla guida di una trireme romana duemila anni fa è lo stesso che comanda un sommergibile nel 1940, in Atlantico, in piena guerra. Quell’uomo si chiama Salvatore ed è forte. Affonda il ferro delle navi nemiche senza paura e senza pietà. Ma il nemico inerme non è più nemico, è solo un altro uomo e allora lo salva. Perché l’essere umano davvero forte è quello capace di tendere la mano al debole. Salvatore è nato duemila anni fa: è un italiano”.
Quanto al sommergibile Cappellini quello costruito per il film è una fedele riproposizione di quello dell'epoca, lungo 73 metri e composto da oltre 70 tonnellate di acciaio con oltre 100 maestranze coinvolte.
Classe 1908, Todaro cadde in battaglia al largo della Tunisia sul finire del '42, all'età di 34 anni. La storia racconta che dopo il salvataggio dei naufraghi inglesi il comandante messinese, a chi gli chiedeva quale fosse il motivo dell'essersi esposto a un simile rischio, rispondeva “Perché siamo italiani”.