Coop Norway: giochi violenti ritirati dal mercato

Potremmo persino scrivere un bel riassunto del massacro compiuto da Anders Breivik ad Oslo, ma crediamo che ormai anche i vostri peluches conoscano la terribile storia. Parimenti, coloro tra di voi che sono tornati proprio ieri dal viaggio eremitico in Nepal, potranno facilmente recuperare informazioni dalle notizie dei giorni scorsi. La novità é ora invece che nella modernissima Norvegia, qualcosa é effettivamente scattato per quanto riguarda lo spauracchio dei videogame violenti.


Dopo le dichiarazioni di Breivik riguardo al fatto che si sarebbe allenato a fare strage di innocenti giocando a Modern Warfare 2 (e voi che lo definivate arcade...) la catena di negozi Coop Norway ha deciso di ritirare dai suoi scaffali diversi titoli considerati istigatori di violenza, in segno di rispetto verso le vittime. I titoli "appiedati" sono appunto i vari Call of Duty, World of Warcraft (maledettissimi orchetti assassini!), Homefront, Counter Strike Source e Sniper: Ghost Warriors e altri, per una lista che conta ben 51 marchi.


Un segno di rispetto verso i parenti delle vittime anche a costo di non vendere i videogame più famosi e quindi perdere soldi? O forse una ottima trovata per farsi pubblicità gratuitamente e finire su tv e giornali di tutto il mondo? Fate voi, visto che Breivik si definiva anche fervente credente cristiano, speriamo solo che al Vaticano non prendano esempio dalla Coop decidendo di ritirare il cattolicesimo: al Natale ci stavamo affezionando...


Mentre traete le vostre conclusioni fatevi un favore e leggetevi il pezzo del nostro Tommaso Alisonno dove potrete trovare il parere di uno dei massimi esperti di psicologia riguardo alle presunte influenze dei videogame violenti sui vostri tenerei e malleabili cervellini.

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