Crisi dei videogame in Cina: il responsabile è stato cacciato
Paga colui che ha voluto l'annuncio costato decine di miliardi all'industria dei videogame
Sulle pagine di Gamesurf vi abbiamo raccontato del momento di crisi trascorso di recente dall'industria dei videogame cinese. Per riassumere la vicenda: Pechino ha annunciato l'intenzione di adottare una serie di misure volte a limitare la dipendenza dal gioco online. Queste misure incideranno in negativo su tutti quei videogame che invogliano il giocatore a loggare quotidianamente, o a spendere una quantità non predefinita di denaro. A seguito dell'annuncio, le compagnie cinesi che producono quei giochi hanno accusato in un solo giorno perdite in borsa nell'ordine di decine di miliardi di dollari.
Il promotore dell'iniziativa è stato sollevato dall'incarico
Aver causato perdite tanto ingenti al settore dell'industria dei videogame è stato fatale al principale promotore dell'iniziativa. Come riporta Reuters, Feng Shixin, a capo dell'unità editoriale del Dipartimento di Pubblicità del Partito Comunista, è stato sollevato dal suo incarico. Per anni Shixin è stato la figura di riferimento del governo cinese per ciò che concerne la regolamentazione del settore digitale.
In passato, in più di una occasione, Shixin ha speso parole circa la necessità di contrastare la dipendenza digitale. Ora che è stato cacciato e che l'industria del settore ha accusato enormi perdite, non sappiamo se il governo di Pechino proseguirà nella sua intenzione di limitare il gioco online, o rivedrà almeno in parte i suoi propositi.