Critiche per il Nintendo Creators Program - ma il servizio ha grandi adesioni

Critiche per il Nintendo Creators Program  ma il servizio ha grandi adesioni

L'annuncio del Nintendo Creators Program sembra aver letteralmente spaccato in due l'utenza. Riassumendo, la casa di Mario ha deciso di regolamentare e retribuire i broadcaster che, aderendo al programma, trasmetteranno filmati di gameplay tratti dai giochi della grande N. A causa dei diritti che la casa Giapponese ha sempre trattenuto, tutti gli introiti derivanti dai video su prodotti Nintendo condivisi sul "tubo" sono di proprietà della società; va da sé che per un broadcaster sia economicamente inutile effettuare simili condivisioni. Con il Nintendo Creators Program, gli aderenti al programma potranno ottenere dal 60% al 70% di queste cifre.


La novità non ha però mancato di suscitare polemiche da parte degli YouTuber più "in vista", i quali si sono espressi negativamente nei confronti della politica ancora troppo protezionista della grande N. Il primo a parlare è stato (manco a dirlo) PewDiePie, il quale sul proprio blog afferma che Nintendo, pur avendo indubbiamente tutti i diritti di trattenere gli introiti o cederne la parte che desidera, ancora non avrebbe compreso appieno l'importanza che il broadcasting rivestirebbe in ambito pubblicitario. PewDiePie fa l'esempio di titoli come Minecraft, i quali a suo parere hanno raggiunto il successo attuale grazie ai milioni di visualizzazioni sul Tubo, mentre invece le vendite dei titoli Nintendo sono sempre piuttosto limitate.


Leggermente differente è l'intevento di boogie2988, il quale in un video che vi riproponiamo fa un attento calcolo matematico, mettendo in evidenza anche il guadagno di YouTube. Pur ammettendo che lavorare per la percentuale residua sia comunque preferibile rispetto al lavorare per il niente assoluto, d'altro canto boogie2988 asserisce che i "piccoli YouTuber" o coloro i quali intendono avviare un servizio di broadcasting centralizzato su Nintendo siano comunque penalizzati dalla "tassa" da versare alla casa Giapponese. boogie2988 critica inoltre il fatto che i video debbano essere "autorizzati" da Ninendo, procedura che secondo il testo dell'accordo può richiedere fino a 72 ore; infine, lo YouTuber punta il dito sulla clausola tramite cui Nintendo si riserva il diritto di cambiare le percentuali in qualsiasi momento.


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Anche Jim Sterling, sul proprio profilo Twitter, si esprime negativamente, ma per tre o più "grandi" che si lamentano potrebbero essercene molti più "piccoli" che invece ne sono entusiasti, o per lo meno così sembrerebbe leggendo le dichiarazioni riportate sul sito del servizio:

"A causa del vostro entusiasmo per il programma, stiamo ricevendo un volume di applicazioni per registrare canali e video più grossi di quanto ci aspettassimo. Per questo stiamo impiegando più tempo del previsto per confermare le applicazioni. Apprezziamo la vostra pazienza mentre elaboriamo le richieste il più velocemente possibile" il ché si traduce nel fatto che le previste 72 ore sono state spesso sforate e saranno ancora sforate in futuro.


Qualcuno di voi ha aderito a questo programma?