Danny Bilson non ama le cinematiche
Danny Bilson, Vice Presidente esecutivo di THQ dai trascorsi come scrittore Hollywoodiano (Trancers, Zone Trooper, The Rocketeer) in una recente intervista si é espresso molto negativamente nei confronti dell'utilizzo delle cinematiche durante i videogiochi.
"Inserire una cinematica é indice di fallimento, é l'ultima spiaggia per la narrazione in un gioco - dichiara Bilson, che insegna 'game writing' alla University Of Southern California - Qualcuno ad Electronic Arts una volta mi disse: 'voglio guardare un film mentre sto giocando esattamente quanto voglio giocare mentre guardo un film'. Non é una questione di forma d'arte: nel momento in cui metti un controller in mano a una persona, quella vuole interagire."
"Ho avuto un Atari 2600 nel 1977 e non ho mai smesso di giocare - ha continuato, e quanto poi gli é stato chiesto di citare un gioco che l'abbia interessato dal punto di vista narrativo ha risposto - non me ne viene in mente nessuno. E' un obiettivo che, come industria, non abbiamo ancora raggiunto. Dovremmo essere in grado di raccontare grandi storie, fresche ed originali, esattamente come un libro, un film o qualsiasi altra cosa."
"In certi giochi ci sono dei fantastici momenti, ci sono storie che penso siano migliori di altre. Ma la storia non deve venire prima del gioco: la storia é lì per farti appassionare alle meccaniche, per renderle più emozionanti. Ma se separo la storia dall'esperienza di gioco, non mi colpisce a fondo."