Daryl Dixon e Intervista col vampiro: lo sciopero c'è, anzi no

Mai come questa volta si sono verificate anomale decisioni da parte dei sindacati nel consentire la prosecuzione delle riprese

Daryl Dixon e Intervista col vampiro lo sciopero cè anzi no

Tra tante incertezze in quel di Hollywood una garanzia: lo sciopero in corso di sceneggiatori, autori e attori è piuttosto bizzarro. Mai prima d'ora a Hollywood si era permesso a così tanti progetti di proseguire mentre le riprese dovevano essere completamente ferme. Le regole della SAG sarebbero chiare: la casa di produzione deve accettare senza batter ciglio tutti i punti dell'accordo iniziale richiesto dagli attori, deve essere veramente indipendente quindi non far parte dell'AMPTP, e la serie o il film non devono essere firmati da uno sceneggiatore della WGA.

Eppure è stato permesso alla AMC di riprendere le produzioni: quasi contemporaneamente il sindacato ha infranto le sue stesse regole permettendo al network AMC di continuare a girare tre delle sue serie, anche se erano state sceneggiate da membri della WGA. E la confusione aumenta.

Presentando Ferrari alla Mostra del Cinema di Venezia, Adam Driver si è chiesto come sia possibile che una piccola società di distribuzione come Neon possa soddisfare tutte le richieste del SAG e che macro-corporazioni come Netflix o Amazon affermino di non essere in grado di farlo. Come dargli torto. Il fatto è che le serie che il SAG ha permesso di girare hanno membri della WGA dietro la sceneggiatura.

Intervista col vampiro aveva in corso le riprese della seconda stagione a Praga, quando è scoppiato lo sciopero. Poi gli spin-off di The Walking Dead: il nuovo The ones who live, che è già terminato e occorre solo registrare ulteriori dialoghi con gli attori principali, e la seconda stagione di Daryl Dixon prima ancora che la precedente sia stata rilasciata, il che avverrà il prossimo 10 settembre.

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