Nuove informazioni per Days Gone
Game Informer ha iniziato a rilasciare i primi dettagli di Days Gone, il gioco oggetto della nuovo coverage esclusivo firmato dalla nota rivista di videogiochi. Grazie a questa prima parte di coverage, scopriamo che lo sviluppo del gioco è iniziato circa cinque anni subito dopo l'uscita di Uncharted Golden Abyss ed ha coinvolto inizialmente oltre cinquanta persone, divenute poi esattamente il doppio nel corso di questi anni.
Venendo agli aspetti più "succosi", Game Informer ha confermato che gli zombi visti nei trailer sono dei veri e propri infetti contaminati da un misterioso virus, sfuggiti al controllo dell'organizzazione NERO che mirava a contenerne la diffusione attraverso l'uso di posti di blocco e zone di quarantena.
Il protagonista Deacon è un membro del Mongrels Biker Club e potrà muoversi all'interno di quattro di questi campi creando relazioni con altri essere umani e reclutarne alcuni per il completamento di alcune missioni.
Trattandosi a tutti gli effetti di un Open-World, Days Gone consentirà di esplorare grandi città abbandonate o comunque abitate in gran parte dagli effetti (particolarmente sensibili a luce e fuoco), all'interno del quale potremo recuperare sia oggetti che "doti", sulla falsariga di quanto già visto per esempio in Last of Us.
Non mancherà, quindi, la possibilità di ottenere upgrade per armi, utensili e persino per la moto vista anche nei trailer pubblicati fino ad oggi che potrà essere modificata anche esteticamente grazie all'uso di nuovi pezzi o aerografie, così come l'opportunità di vivere alcune missioni "flashback" utili per capire qualcosa in più sui fatti antecedenti l'infezione.
Da notare che il team di sviluppo ha spiegato che dal punto di vista concettuale Days Gone sarà molto diverso dal già citato Last of Us, visto che in questo caso il cuore portante dell'avventura sarà la sopravvivenza e non la ricerca di un rimedio a questa epidemia, e che richiederà almeno 30 ore di gioco per essere portato a termine.