Considerazioni e indizi dal trailer di Death Stranding

Considerazioni e indizi dal trailer di Death Stranding

Cosa sappiamo di Death Stranding? Sappiamo che è un parto della mente di Hideo Kojima, che Sony - nel dettaglio lo staff di Mark Cerny - sta compartecipando allo sviluppo come esclusiva PS4, che vedrà la partecipazione degli attori Norman Reedus e Mads Mikkelsen e che il regista Guillermo del Toro ha prestato il suo volto per l'ultimo Trailer.

Stop. Di certo non si sa nulla di più.

Ovviamente, però, analizzando i due filmati è possibile avanzare qualche ipotesi: è ciò che fanno per esempio i canali GamesRadar e YongYea:

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Anche il sito SegmentNext ha qualcosa da dire.

Si comincia col notare svariate somiglianze tra i due trailer: in entrambe sono presenti dei granchi morti, disposti in modo da sembrare mani, le stesse mani che compaiono insistentemente nel primo trailer ma che nel secondo sembrano essere sotituite da impronte di piedi. Il personaggio interpretato da Del Toro ha delle cicatrici sulla fronte simili a quelle tipiche di chi è stato sottoposto a un intervento di Lobotomia, indice che nell'ambientazione del gioco la sanità mentale - o la carenza della stessa - potrebbe giocare un ruolo fondamentale.

Nell'ambientazione c'è poi una commistione di elementi del passato e del futuro: le manette, le medesime indossate da Reedus nel primo e da Del Toro nel secondo trailer, emettono infatti una luce azzurra, e entrambi si collegano attraverso una sorta di "cordone ombelicale" a un bambino. Contemporaneamente, però, il carro armato che attraversa il ponte proviene dalla seconda guerra mondiale, così come le divise e i fucili dei soldati scheletrici che seguono il tank e che precedono Mikkelsen, il quale indossa invece una divisa e un armamento moderni.

A proposito del tank e delle truppe: il primo sembra essere "pieno" di un'organismo vivente tentacolare, che potrebbe essere in qualche modo legato al liquido nero, come inchiostro, che permea entrambi i trailer. I secondi sono collegati a Mikkelsen ancora una volta col medesimo cordone ombelicale tecnologico, e solo quando lui se ne libera per mandarli in avanscoperta risce a ripulirsi anche dal medesimo liquido nero.

In cielo capeggia un arcobaleno dalla curvatura invertita.

Non mancano infine i riferimenti "malcelati" a precedenti brand di Kojima: in molti hanno notato che il bambolotto del secondo trailer è cieco a un occhio e riporta ferite simili a quelle di Big Boss della serie MGS (ha persino l'occhio rimanente azzurro). Bambolotto che, per inciso, riporta sul ventre una ferita identica a quella che ha lasciato delle cicatrici a Reedus, come se per rimuovere il famoso cordone ombelicale fosse necessaria una complessa operazione.

Questo è quanto finora "si sa", il ché ovviamente non è molto. Voi che idea vi siete fatti di ciò che finora Kojima e soci hanno mostrato?