Bungie conferma: Destiny è un gioco sandbox
Bungie, dopo i rumor dei mesi scorsi, conferma la natura sandbox di Destiny, progetto che la software house sviluppera sotto l'egida di Activision.
Previsto per il prossimo anno, Destiny é destinato alle attuali console generazione (proseguendo poi sulla next-gen) ed é il gioco più ambizioso dello studio in seguito all'abbandono di Halo.
Per costruire un gioco (sulla carta) così ambizioso servono un sacco di sviluppatori di talento e in un recente post su Bungie.net lo studio ha rivelato di aver ingaggiato Danny Bulla, ex sviluppatore di Rockstar già impegnato con Red Dead (titolo da cui evidentemente, vista la sua natura open world, Destiny proverà a prendere spunto).
"Ci é piaciuto Red Dead Redemption, tanto che abbiamo assunto Danny Bulla per aiutarci con il nostro prossimo sandbox. Sta facendo un lavoro incredibile e, finora, non ha cercato di scagliare nessuno di noi su una coppia di binari ferroviari."
Il mondo di Destiny é stato descritto (anche) come "un luogo rumoroso", informazione che non aggiunge molto ai pochi dettagli sul titolo.
Il nuovo sound designer di Bungie é stato avvistato vicino a delle discariche intento a registrare dei suoni di raschiatura metallo contro metallo...
"Gli avvenimenti descritti nel nostro prossimo gioco si svolgono in un luogo rumoroso, e avremo bisogno di un'intera orchestra di artisti per offrire i suoni che sentirete mentre giocate".
Riguardo le indiscrezioni che indicano il nuovo gioco di Bungie diretto a Xbox 360, l'affermazione del senior engineer Mike Forrest, alle prese con l'architettura della console, sembra smentire questa ipotesi, aprendo al multipiattaforma.
"Il mio lavoro preferito fino ad oggi é stato quello di conoscere l'architettura di Xbox 360, ottimizzando vari pezzi di codice. Mi é sempre piaciuto spremere le prestazioni dei vari sistemi e spingere ai confini un motore di gioco per console é un'ottima scusa per esercitarmi".
Forrest ha dichiarato di lavorare al progetto.