Disney denunciata dagli eredi di Peter Cushing

Le sembianze dell'attore utilizzate senza autorizzazione

Disney denunciata dagli eredi di Peter Cushing

Rogue One: a Star Wars Story è stata realizzata da Lucasfilm e dunque da Disney nel 2016. Trattandosi di un immediato prequel di Star Wars: a New Hope, in esso compaiono anche dei personaggi che sono stati resi celebri nella trilogia originale - oltre a comparire anche in opere collaterali come ad esempio The Clone Wars.

Tra gli altri compaiono anche Leia Organa e il Governatore Grand Moff Tarkin, che nella pellicola del 1977 erano interpretati rispettivamente da Carrie Fisher e Peter Cushing, entrambi però non più in grado di sostenere la parte. Laddove la Fisher, sebbene ancora viva al tempo - è mancata all'affetto dei fan e dei cari il dicembre successivo - era certamente troppo anziana per indossare nuovamente l'abito bianco di Episode IV, Cushing si è spento nell'anno 1994 alla veneranda età di 81 anni.

Dunque per ricreare entrambi la produzione ha deciso di sfruttare il motion capture su altri attori - Leia è stata interpretata nella sua breve apparizione dalla figlia della Fisher, Billie Catherine Lourd - per poi applicare il viso degli attori originali tramite la CGI.

E qui casca l'asino...

Si è infatti fatto avanti l'attore britannico Kevin Francis, amico del compianto Cushing e suo collega in moltissime pellicole di genere horror degli anni '70 come ad esempio S.O.S. i Mostri Uccidono Ancora [Island of Terror], affermando che nel 1993 l'interprete di Tarkin avrebbe firmato con lui e la sua casa di produzione un contratto che sostanzialmente gli cedeva tutti i diritti d'immagine e impediva a chicchessia di poterli replicare senza esplicito consenso e compenso.

Inutile dire che Disney afferma di possedere tutti i diritti necessari sull'immagine di Cushing in forza del contratto che l'attore ha firmato con la società nel 1977: sarebbe interessante spulciare i dettagli di tale contratto, ma dopotutto la casa di Topolino non è affatto nuova all'invocare clausole e cavilli improbabili pur di ottenere il massimo profitto. Nel caso di Cushing, la società afferma di avere la coscienza pulita avendo già riconosciuto all'agente dell'attore un compenso di 28.000£.

Ovviamente la cosa è finita nei tribunali Inglesi: la prima udienza è stata lo scorso Dicembre, e all'appello di Disney contro la decisione a lei contraria è seguita una nuova sentenza la scorsa settimana, ancora una volta a favore di Francis che chiede un risarcimento di 500.000£.

Disney pagherà?

PS: non avete visto Rogue One: a Star Wars Story? Allora volate a leggere la nostra Recensione del 2016!

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