Disney+ per la prima volta perde abbonati

Il servizio VOD è stato lanciato a fine 2019, e Disney+ è divenuto rapidamente uno dei servizi più popolari del mercato liquido, offrendo una combinazione di contenuti attingendo all'immensa library tra produzioni vecchie e nuove, non ultime le nuove serie dedicate all'universo Marvel e Guerre Stellari.

In termini di abbonati il colosso dell'intrattenimento statunitense non ha fatto altro che crescere, benché in ritardo rispetto ai numeri che sono in grado di fare competitor come Prime Video e Netflix. Tra i più recenti problemi che Disney ha dovuto affrontare c'è anche stato il calo delle azioni in borsa, ed è per questo che Bob Iger è stato recentemente reintegrato come CEO per meglio bilanciare l'asset finanziario, anche se i problemi per lui sembra solo all'inizio.

Di fatto Disney+ per la prima volta in assoluto ha subìto una perdita di abbonati, come palesa il rapporto trimestrale sugli utili della società, da parte di Variety, che rivela che l'azienda ha perso un totale di 2,4 milioni di abbonati durante gli ultimi tre mesi del 2022. Un calo certo consistente, senza però dimenticare che al momento il totale degli abbonati supera quota 161 milioni.

Tra i motivi del calo di abbonati c'è l'aumento del costo mensile senza pubblicità, che negli Stati Uniti è passato da 7,99$ a 10,99$, con minore pubblicità a 7,99$. Altra ragione è la chiusura degli abbonamenti da parte di appassionati molto verticali, che attingono all'offerta solo in presenza di specifici franchise iscrivendosi nuovamente all'occorrenza: del resto non ci sono nuovi spettacoli legati all'MCU o Star Wars. Probabile che molti recenti abbandoni ritornino sui propri passi quando a marzo arriverà la terza stagione di Mandalorian. Un altra massiccia emorragia di abbonati è legata all'area dell'India, dal momento che Disney ha perso i diritti streaming per le partite di cricket della Premier League indiana.