Disordini inglesi: per Noel Gallagher è colpa dei videogame

di Fabio Fundoni

Apprendiamo dalle pagine di Outune che per quanto riguarda le rivolte inglesi Noel Gallagher, ex Oasis, non ha dubbi: la colpa é di videogame e televisione. I videogiochi e i programmi tv troppo violenti hanno infatti agito sulla mente della gente sino a renderla insensibile alla violenza reale. Il tutto sarebbe causa scatenante delle violenze avvenute in questi ultimi giorni in Inghilterra. Gallagher non si ferma qui e aggiunge che si dovrebbero costruire immediatamente nuove carceri per sbatterci dentro tutti i rivoltosi.


Se proprio lo volete sapere, abbiamo il dubbio che la rabbia del cantante/chitarrista derivi dal fatto che nei disordini il negozio di vestiti del fratello Liam abbia subito danni per 270.000 sterline, probabilmente a causa della poca sensibilità alla violenza di qualche giocatore di Sim City, che deve aver usato troppo con disinvoltura l'opzione "demolisci"... o magari era proprio Noel a volerlo distruggere in prima persona?


A questo punto la domanda sorge spontanea: a cosa giocava il buon Noel quando, per sua stessa ammissione, da giovane era solito praticare furti con scasso? E cosa giocava quando venne condannato a sei mesi con la condizionale per furto in un negozio? Ancora più complicato capire i suoi videogame preferiti per quel che riguardano i suoi problemi con droga e alcol, ma un chiaro segno di aver giocato troppo la battaglia di spade con insulti di Monkey Island é ravvisabile nel momento in cui Noel ha augurato a Damon Albarn (frontman dei Blur) in una intervista di contrarre l'AIDS e morire. O forse il suo odio deriva dal fatto che Blur é anche il titolo di un videogioco? Ah no, quello é uscito dopo il simpatico augurio...


Per chiudere, non osiamo davvero pensare che razza di videogame possano girare nelle console di Liam, il fratello ancora più... birbante di Noel.