DOTA 2 banna oltre 90.000 account "smurf"
La guerra di Valve ai furbi
Col termine "smurfing" si indica la pratica di chi è solito utilizzare un account secondario nei videogame, al fine di assicurarsi un vantaggio illecito per l'account primario, oppure di mettere in atto pratiche scorrette. L'etimologia del termine non ci è chiara, probabilmente è legata al fatto che i Puffi siano un po' come delle copie (Smurf è il nome originale dei Puffi), ma sappiamo che lo smurfing è spesso la causa di un ambiente tossico, perché certi "gamer" si sentono liberi di insultare il prossimo e barare, quando non c'è il rischio che il loro account principale venga sanzionato.
DOTA 2 sta attraversando un processo di rinnovamento, che dovrebbe portarlo ad affrancarsi dalla tirannia del battle pass. Questo nuovo corso vuole una community meno tossica e per questo sono stati bannati 90.000 account smurf. Come recita il comunicato ufficiale, in futuro chi proverà ancora a fare il furbo con un account smurf, rischierà che le conseguenze ricadano sull'account principale. La lotta di Valve per un gaming più pulito su DOTA 2 passa anche per il contrasto ai cheater: lo scorso febbraio, ne sono stati bannati più di 40.000, in modo permanente.