E3 - Giganti e Sacrifici

di Redazione Gamesurf
Nel "privè" della Virgin/Interplay facevano bella mostra di sé Giants: Citizen Kabuto e Sacrifice. Disposti vicinissimi, questi due titoli hanno avuto il merito di aprire uno spiraglio nel grigiore creativo che contraddistingue i videogiochi di oggi.
Sacrifice è il nuovo gioco di Shiny che, dopo Messiah, si appresta ancora una volta a stupire grazie a un motore grafico ulteriormente "dopato". Visivamente, infatti, Sacrifice è incredibile. Ogni singola creatura è riprodotta da un numero impressionante di poligoni e l'azione resta sempre e comunque abbastanza fluida. Il gioco è, in pratica, un RTS estremamente divertente dove cinque semidei devono combattersi tra di loro a suon di incantesimi e scacrifici. Il canovaccio non è originalissimo e qualche volta il fantasma di Populus si aggirava beffardo attorno ai grandi schermi messi a disposizione di Dave Perry. Il risultato finale è comunque ottimo: ogni semidio potrà evocare 55 diverse creature e lanciare un numero incredibile di devastanti incantesimi. Ogni volta che un proprio adepto morirà, poi, il semidio potrà impadronirsi della sua anima per potenziarsi. Ovviamente c'è molto di più da dire, ma dovrete pazientare fino alla preview.
Di Giants si sa più o meno tutto e il suo contrario ma, in ogni caso, ogni volta che vediamo il gioco dei Planet Moon girare l'amore si rinnova in un nanosecondo. Allo stand è presente una versione avanzata configurata per il Multiplayer: un Meccarin contro Kabuto. Incredibile la varietà del gioco, incredibili le trovate creative che ci sono state mostrate! La differente stazza (e le conseguenti caratteristiche) dei contendenti rendono l'approccio alla battaglia sempre diverso e, ciononostante, il gioco resta comunque equilibrato. Il motore grafico è sempre più convincente e l'approccio al gioco è talmente coinvolgente che pure il dirimpettaio Perry non ha saputo resistere e si è lanciato in una frenetica partita in multi sfidando nientemeno che Kabuto, controllato da uno degli sviluppatori del gioco.
Il risultato? Non lo diremo mai!