E3 - Un gradito ritorno

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Alone in the Dark è sicuramente un gioco che ha fatto scuola. Basta guardare quello che è Resident Evil oggi per ritornare con la memoria ai tempi di Derceto e del buon vecchio Carnby. Ebbene è tornato e, sulla falsa riga di una puntata di X-Files, si è dotato di una compagna scettica ed analitica, a fare da contrappunto alla propria natura, maggiormente incline al soprannaturale. Ora, che Carnby fosse così devoto alla causa non me lo ricordo... è passato qualche tempo, in effetti. Sta di fatto che nel prossimo gioco i personaggi avranno questo tipo di caratterizzazione. Una delle innovazioni del gioco sarà rappresentata dall'uso delle luci: molto spesso negli angusti ambienti dell'avventura ci troveremo al buio e dovremo, giocoforza, utilizzare una torcia per illuminare i nostri passi. L'uso della torcia è veramente appagante, in quanto è liberamente orientabile ed è accoppiata al puntamento (come se fosse montata sulla canna di un fucile, per intenderci) e solo grazie al meticoloso utilizzo di questo accessorio potremo scovare preziosi indizi. Non solo, i mostri che ci pareranno dinnanzi, essendo "creature delle tenebre" in tutto e per tutto, si scanseranno se colpiti dalla luce, soluzione questa che ci permetterà di guadagnare terreno in situazioni intricate.