EA: "Abbiamo cambiato i videogiochi. E anche le donne"

di Davide Ottagono

Il videogioco, anche grazie all'enorme diffusione che sta avendo il Wii negli ultimi tempi, é diventato sempre più un fenomeno di massa. Una volta preferito passatempo di obesi e pigroni di ogni tipo, adesso sta abbracciando anche altre esseri viventi. Le donne, ad esempio.


"Tempo fa, le uniche volte che i nostri prodotti passavano per le mani di una donna era quando questa doveva comprare un regalo per il proprio ragazzo, o per i suoi parenti", ha detto Peter Moore di EA, interrogato sull'argomento.


"Poi, con l'arrivo del Wii, le cose sono cambiate. Il pubblico stesso é cambiato. Non c'erano più persone passive bloccate per ora su un divano, ma giocatori maggiormente attivi. Sapevamo che, se il mercato sarebbe andato in quella direzione, noi l'avremo dovuto seguire"


"Probabilmente il più grande successo del Wii é stato l'aumento della salute e del benessere di chi ne fruiva. Siamo EA Sports, dopotutto, e doveva per forza toccare a noi portare un fardello simile. Abbiamo guadagnato 150 milioni di dollari in un anno solo rivolgendoci ad un pubblico femminile. Pubblico femminile che, per qualche motivo, era impossibilitato a seguire corsi specifici in palestra, e che quindi si é rivolto a noi"


"E non siamo felici solo per i nostri guadagni, ma anche perché stiamo cambiando queste persone. I nostri non sono semplici giochi, ma esperienze. Esperienze che, ironicamente, interessano maggiormente a quelle ragazze che, fino a pochi mesi fa, non si erano neanche mai avvicinate ad una console"