EA e Dreamcast, il divorzio continua
di
Redazione Gamesurf
I ricavi presentati dalla Electronic Arts per il 1999 sono stati, come sapranno i più informati tra di voi, in netto calo rispetto all'annata precedente. Questa sensibile diminuzione di profitti nelle casse delle software house americana è stata imputata, da molti osservatori economici, al mancato supporto del Dreamcast da parte della EA, scelta che si è dimostrata assolutamente discutibile sin dai primi giorni di vita della macchina Sega (che nel continente americano si è imposta subito con ottimi dati di vendita). Un articolo pubblicato in questi giorni dalla rivista di economia Forbes solleva, inoltre, alcuni interrogativi sulla situazione delle softco americana, tuttora concentrata sul fronte Sony nonostante le recenti perdite di profitti. Questa "concentrazione" della EA sul mercato PlayStation/PlayStation 2 sarebbe una diretta conseguenza delle pressioni della stessa Sony, intenzionata, secondo le ultime voci di corridoio, ad acquistare in blocco la casa di FIFA per farne uno sviluppatore first-party della sua nuova PS2. Tra le innumerevoli voci, smentite e notizie circolanti sulla grande rete, rimane emblematica una dichiarazione del presidente della Sega of America, Peter Moore: "Non lo ammetteranno mai, ma sono sicuro che si stanno pentendo di questa decisione, ora che i numeri (del successo del Dreamcast ndr) sono sotto gli occhi di tutti." L'articolo di Forbes è disponibile a questo link.