Earth Defense Force 6 lancia col Review-Bombing
Gli utenti Steam non vogliono siglare un account Epic
Quella del Review-Bombing ultimamente sembra essere diventata una consuetudine piuttosto frequente: sebbene da un lato sia vero che l'utente finale non abbia spesso altra arma per esprimere il proprio dissenso nei confronti dell'operato di una software house, dall'altro lato i casi i cui le community imbracciano questa arma sembrano ogni giorno più numerosi.
Questa volta colpito dall'uragano di proteste - e di recensioni negative - è Earth Defense Force 6, titolo di D3 Publisher arrivato su PC, PS4 e PS5 lo scorso 25 Luglio. Nella fattispecie sono gli utenti di Steam che hanno di che lamentarsi: una volta acquistato e installato il gioco tramite la piattaforma Valve, infatti, hanno scoperto che per poter accedere alle modalità online sarebbe stato necessario effettuare il log-in (eventualmente registrandolo ex-novo) anche con un account Epic Games - e sì che su Steam era presente apposito disclaimer del publisher.
Questa necessità di accettare un doppio standard è malvista da una fetta considerevole di utenza: oltre al fatto che tali account potrebbero non essere registrabili ed utilizzabili in determinate nazioni - dove magari invece l'account Steam funziona senza problemi - c'è anche chi non sopporta di dover effettuare numerose registrazioni e log-in, magari inserendo i suoi dati in differenti database. È successa pressoché la stessa cosa quando Sony ha provato a pretendere una registrazione a PlayStation Network per accedere ai server di Helldivers 2 anche da piattaforma PC.
Curiosamente, su questo argomento sembra più tollerante - o forse rassegnata - l'utenza console, la quale da anni è ormai abituata a possedere account specifici per accedere alle funzionalità online dei vari giochi oltre all'abbonamento richiesto dal produttore dell'hardware: oltre a Epic Games ci vengono in mente per esempio Electronic Arts, Activision-Blizzard, o la stessa Microsoft [pensate a Minecraft su PlayStation].
Se vogliamo, questo è un po' un paradosso: sistemi concettualmente "chiusi" come le console devono appoggiarsi a più account mentre su un sistema "flessibile" quale dovrebbe essere l'ambiente PC l'utenza pretende di fare tutto con un unico account, quello di Steam [manco fosse lo SPID in Italia...].
La protesta comunque sembrerebbe destinata ad estinguersi in poco tempo, giacché dopo neanche 24 ore dal lancio D3 Publisher ha annunciato il dietro-front promettendo che in un prossimo aggiornamento rimuoverà l'obbligo di effettuare il log-in su Epic Games.
Tutto è bene quel che finisce bene?