ECTS 2000 - Altri due titoli Game Boy Advance
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Ci siamo appostati al megagalattico stand Nintendo fornito di numerose postazioni per testare le qualità dei primi titoli presentati su GameBoy Advance e per vedere coi nostri occhi se questa nuova console sarà in grado di perpetuare la specie e il successo delle console portatili della grande N.
Lo spaziosissimo primo piano dello stand Nintendo offre una trentina di postazioni di gioco con quattro titoli differenti: Mario Kart Advance, All Star Racing, Kuru Kuru Kuru Rin, e PinoBee: Quest of The Heart.
Kuru Kuru Kuru Rin è un puzzle game classico giapponese: con 'classicò e 'giapponesè intendo dire che solo gli amici del Sol Levante potevano inventare una cosa così oziosa, inutile, divertente e sciocca. Il soggetto del gioco è una bacchetta che ruota in senso orario e viceversa. Dobbiamo pilotare questa bacchetta rotante lungo numerosi tracciati, facendo ben attenzione che non tocchi le pareti dei vari labirinti, pena la perdita di punti vita. Ci voleva il GameBoy Advance per fare tutto questo? Tenendo conto che, oltre alla croce direzionale, utilizzeremo solo un altro tasto per accelerare gli spostamenti della nostra bacchetta, e che i fondali sono quello che sono (fantasie, cuoricini, mattoncini e così via) riteniamo che il gioco sia parecchio divertente ma non molto rappresentativo delle qualità della nuova console Nintendo, se non per lo scrolling fluido e perfetto.
PinoBee: Quest of The Heart dà maggiori soddisfazioni a chi vuole restare stupito dalle prestazioni del GBA (assieme a Mario Kart Advance e All Star Racing testati per voi dal nostro Alessandro Casini). Si tratta di un platform avente come soggetto una piccola ape che in sostanza raccoglie fiorellini e bonus presumibilmente per salvare il suo piccolo mondo (il bel montaggio di presentazione aveva i testi in giapponese: perdonatemi, ma non conosco tale lingua). Tre piani di scorrimento ci accompagnano senza alcuno scatto nei nostri voli nel prato: il fondale prerenderizzato rappresentante lo sfondo è, nel suo stile, molto simile ai fondali che si trova negli ultimi prodotti GBC meglio sviluppati (tipo Rayman, quindi consiste in immagini dai colori molto tenui, quasi trasparenti. Il secondo piano è costituito dall'architettura del prato, costituita da pietre, ascensori e da tutti i classici elementi dei platform. Infine la nostra ape schizza qua e là in orizzontale e verticale grazie alle sue turbo ali che le permettono fino a tre scatti in tutte le direzioni. Anche qui, come nel gioco precedente, non vengono sfruttati i due nuovi pulsanti superiori. I 32.000 colori disponibili vengono ben utilizzati già a partire dalla presentazione e i movimenti di PinoBee sono deliziosi e particolareggiati.
In conclusione questa visita allo stand Nintendo ci ha lasciato molto soddisfatti e lascia ben sperare in un successo di questa nuova console fin dal suo primo giorno di vendita, fissato per il 21 marzo 2001 (il lancio per l'Europa è comunque previsto per luglio 2001)
Lo spaziosissimo primo piano dello stand Nintendo offre una trentina di postazioni di gioco con quattro titoli differenti: Mario Kart Advance, All Star Racing, Kuru Kuru Kuru Rin, e PinoBee: Quest of The Heart.
Kuru Kuru Kuru Rin è un puzzle game classico giapponese: con 'classicò e 'giapponesè intendo dire che solo gli amici del Sol Levante potevano inventare una cosa così oziosa, inutile, divertente e sciocca. Il soggetto del gioco è una bacchetta che ruota in senso orario e viceversa. Dobbiamo pilotare questa bacchetta rotante lungo numerosi tracciati, facendo ben attenzione che non tocchi le pareti dei vari labirinti, pena la perdita di punti vita. Ci voleva il GameBoy Advance per fare tutto questo? Tenendo conto che, oltre alla croce direzionale, utilizzeremo solo un altro tasto per accelerare gli spostamenti della nostra bacchetta, e che i fondali sono quello che sono (fantasie, cuoricini, mattoncini e così via) riteniamo che il gioco sia parecchio divertente ma non molto rappresentativo delle qualità della nuova console Nintendo, se non per lo scrolling fluido e perfetto.
PinoBee: Quest of The Heart dà maggiori soddisfazioni a chi vuole restare stupito dalle prestazioni del GBA (assieme a Mario Kart Advance e All Star Racing testati per voi dal nostro Alessandro Casini). Si tratta di un platform avente come soggetto una piccola ape che in sostanza raccoglie fiorellini e bonus presumibilmente per salvare il suo piccolo mondo (il bel montaggio di presentazione aveva i testi in giapponese: perdonatemi, ma non conosco tale lingua). Tre piani di scorrimento ci accompagnano senza alcuno scatto nei nostri voli nel prato: il fondale prerenderizzato rappresentante lo sfondo è, nel suo stile, molto simile ai fondali che si trova negli ultimi prodotti GBC meglio sviluppati (tipo Rayman, quindi consiste in immagini dai colori molto tenui, quasi trasparenti. Il secondo piano è costituito dall'architettura del prato, costituita da pietre, ascensori e da tutti i classici elementi dei platform. Infine la nostra ape schizza qua e là in orizzontale e verticale grazie alle sue turbo ali che le permettono fino a tre scatti in tutte le direzioni. Anche qui, come nel gioco precedente, non vengono sfruttati i due nuovi pulsanti superiori. I 32.000 colori disponibili vengono ben utilizzati già a partire dalla presentazione e i movimenti di PinoBee sono deliziosi e particolareggiati.
In conclusione questa visita allo stand Nintendo ci ha lasciato molto soddisfatti e lascia ben sperare in un successo di questa nuova console fin dal suo primo giorno di vendita, fissato per il 21 marzo 2001 (il lancio per l'Europa è comunque previsto per luglio 2001)