ECTS 2000 - I titoli GBC di Kemco
di
Redazione Gamesurf
Alla Kemco siamo rimasti colpiti favorevolmente da un titolo molto carino: Tweety's high-flying
Adventure. Il soggetto, se non avete capito, è il dolcissimo Titti "Oh oh! Mi è semblato di vedele un gatto!". La cartuccia offre sprite di ottima qualità che sfruttano bene i colori del GBC sua nelle scenette introduttive (un lungo preambolo spiega che Titti, per salvare dalla imminente chiusura il Children's Park deve fare il giro del mondo in 80 giorni e raccogliere le impronte di 80 'blutti gattacci'). Abbiamo visto il primo livello, in cui dobbiamo evitare gli attacchi di piante carnivore rosa che saltellano simpaticamente di qua e di là: le loro animazioni, e anche quelle di Titti stesso, sono molto accattivanti, al limite della tenerezza e sono fedeli al look cartoon cui il soggetto si ispira.
Abbiamo inoltre messo le mani su Crazy Castle 4, un tradizionale platform che ha come protagonista Bugs Bunny che, trovando una mappa che conduce ad un fantomatico C Castle, si mette in testa che si tratta di un Carrot Castle e parte all'avventura. Un gioco meno curato graficamente rispetto a quello di cui abbiamo precedentemente parlato che comunque offre coinvolgimento anche grazie alla simpatia del protagonista.
Oltre a questi due titoli con protagonisti Warner Bros, la Kemco offriva altri due giochi: il puzzle Territory e il GDR Rune Lords.
Territory è un puzzle con cui non è scoccato il cosiddetto "colpo di fulmine", sia a causa della veste grafica molto scialba che per l'idea che, in sè, è fin troppo semplice: sul Clown Planet ci sono delle bombe inesplose, e noi dobbiamo allinearle in una porzione di territorio ben delimitata e detonarle entro un limite di tempo.
Rune Lords è un gioco di ruolo "cappa e spada" impostato non solo sul combattimento a turni ma anche sui dialoghi multi-opzione che, fin dall'inizio, ci travolgono per introdurci nella storia che si basa sul lavoro dello scrittore David Farland.
La realizzazione grafica è discreta anche se poco sofisticata: l'impatto grafico ricorda, con le dovute proporzioni e la varietà di colori, l'impianto "a mattonelle" dei primi episodi di Ultima.
Adventure. Il soggetto, se non avete capito, è il dolcissimo Titti "Oh oh! Mi è semblato di vedele un gatto!". La cartuccia offre sprite di ottima qualità che sfruttano bene i colori del GBC sua nelle scenette introduttive (un lungo preambolo spiega che Titti, per salvare dalla imminente chiusura il Children's Park deve fare il giro del mondo in 80 giorni e raccogliere le impronte di 80 'blutti gattacci'). Abbiamo visto il primo livello, in cui dobbiamo evitare gli attacchi di piante carnivore rosa che saltellano simpaticamente di qua e di là: le loro animazioni, e anche quelle di Titti stesso, sono molto accattivanti, al limite della tenerezza e sono fedeli al look cartoon cui il soggetto si ispira.
Abbiamo inoltre messo le mani su Crazy Castle 4, un tradizionale platform che ha come protagonista Bugs Bunny che, trovando una mappa che conduce ad un fantomatico C Castle, si mette in testa che si tratta di un Carrot Castle e parte all'avventura. Un gioco meno curato graficamente rispetto a quello di cui abbiamo precedentemente parlato che comunque offre coinvolgimento anche grazie alla simpatia del protagonista.
Oltre a questi due titoli con protagonisti Warner Bros, la Kemco offriva altri due giochi: il puzzle Territory e il GDR Rune Lords.
Territory è un puzzle con cui non è scoccato il cosiddetto "colpo di fulmine", sia a causa della veste grafica molto scialba che per l'idea che, in sè, è fin troppo semplice: sul Clown Planet ci sono delle bombe inesplose, e noi dobbiamo allinearle in una porzione di territorio ben delimitata e detonarle entro un limite di tempo.
Rune Lords è un gioco di ruolo "cappa e spada" impostato non solo sul combattimento a turni ma anche sui dialoghi multi-opzione che, fin dall'inizio, ci travolgono per introdurci nella storia che si basa sul lavoro dello scrittore David Farland.
La realizzazione grafica è discreta anche se poco sofisticata: l'impatto grafico ricorda, con le dovute proporzioni e la varietà di colori, l'impianto "a mattonelle" dei primi episodi di Ultima.