ECTS 2000 - Rune, fra mitologia nordica e shooter 3D
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Nato da una costola degli ultradiffusi sparatutto in prima persona ecco arrivare Rune, un titolo che sembra estremamente interessante sia come esperienza individuale sia come gioco in multiplayer. Nei panni di un guerriero in cerca di vendetta per la morte del padre il giocatore finirà nell'occhio del ciclone di una guerra che coinvolge gli stessi dei della mitologia nordica. Il gioco sfrutta una visuale in terza persona ed è basato preincipalmente sul combattimento ravvicinato con spade e altre armi antiche. Il tutto è basato sull'engine poligonale di Unreal Tournament anche se il look del gioco è molto dissimile da quest'ultimo. Quello che stupisce maggiormente di Rune è il gran numero di possibilità che vengono offerte al giocatore per personalizzare la strategia di combattimento, permettendo la scelta tra diversi tipi di combinazioni e tecniche di spada. Ogni arma possiede un potere speciale attivato appunto dalle rune come per esempio la capacità di dare fuoco ai nemici o di evocare veri e propri attacchi elementali. Rune non è assolutamente un gioco lineare e sono presenti sia colpi di scena nella trama, sia eventi particolari che movimenteranno l'azione. Nel multiplayer sarà possibile usare praticamente tutte le creature presenti nel single player e per i giocatori particolarmente sadici sarà possibile recuperare parti dei corpi maciullati degli avversari (cosa fattibile anche nel single player) e tenerli per collezione. Chi non ha mai desiderato una collezione di mani delle persone fraggate in precedenza? Il fatto di essere diverso dai normali sparatutto in prima persona potrebbe fare la fortuna di Rune, specialmente se consideriamo che il mercato dei giochi in multiplayer si sta standardizzando un po' troppo e i giocatori sono in cerca di novità. La versione mostrata era piuttosto preliminare ed esponeva fin troppo bene i pregi del gioco, mentre per i difetti (se ci saranno) rimandiamo il discorso al momento di una prova più approfondita.