Electronic Arts: è davvero crisi?

di Redazione

Non c'è dubbio che l'ultimo biennio per Electronic Arts è stato a dir poco complicato. Fra giochi mai veramente all'altezza (Star Wars Battlefront 2, Mass Effect Andromeda e Battlefield V su tutti), team disgregati senza reali motivi e battaglie senza esclusione di colpi sul fronte delle microtransazioni, il colosso americano ha registrato non pochi passaggi ha vuoto, culminati peraltro con un crollo del 44% del titolo in borsa in appena sei mesi.

Evidentemente il solo FIFA (sempre sulla cresta dell'onda) non basta a generare entrate sufficienti per colmare il gap delle altre proprietà intellettuali, tanto che qualcuno in casa EA sta iniziando a pensare che forse sarebbe meglio abbandonare la nave prima che sia veramente troppo tardi.

Questo è quanto è emerso dall'ultima analisi pubblicata da Insider Insights, secondi cui i dirigenti di Electronic Arts starebbero procedendo a vendere le proprie azioni in attesa di capire cosa potrà accadere nel prossimo futuro. E quando a non aver fiducia sono nell'ordine figure come il CEO della società Andrew Wilson e il COO Blake Jorgensen, è evidente che in casa EA stiano prevedendo parecchie nubi all'orizzonte, nubi che nemmeno Anthem sembrerebbe in grado di spazzare via.