Electronic Arts pensa - ancora - alla pubblicità nei giochi

Si cerca un modo "ponderato" per implementarla

Electronic Arts pensa  ancora  alla pubblicità nei giochi

Electronic Arts è considerata una delle software house che nel tempo ha escogitato più modi possibile per scucire ogni possibile guadagno dai propri prodotti, comprese politiche spesso criticate - o addirittura condannate - di DLC, microtransazioni, loot-boxes e quant'altro. E, come anche altre, ha spesso ripreso in mano l'idea di introdurre nei suoi prodotti anche dei messaggi pubblicitari.

Nell'ultimo rapporto sull'andamento degli affari pubblicato nella giornata di ieri il CEO Andrew Wilson ha risposto ad una domanda a proposito di una possibile introduzione di annunci nei giochi in maniera dinamica. Ecco la sua risposta:

Andrew Wilson e la Pubblicità nei Videogiochi

"Penso che sia ancora presto su quel fronte. E abbiamo cercato nel corso della nostra storia di ponderare attentamente l'inserimento delle pubblicità nel contesto delle nostre esperienze di gioco. Ma se pensiamo ai molti, molti miliardi di ore spesi nel gioco, nella creazione, nella visione e nella connessione e nel coinvolgimento che nasce dai legami di un'esperienza di gioco tradizionale le nostre aspettative sono che la pubblicità abbia la possibilità di fornire una spinta significativa alla nostra crescita."

"Dovremo ponderare attentamente le nostre mosse, ma abbiamo già dei team interni alla compagnia che studiano il modo di realizzare implementazioni premurose per le nostre esperienze di gioco. Ma più importante ancora, quando iniziamo a costruire una community e a sfruttarne le potenzialità al di fuori dei confini dei nostri giochi, come pensiamo alla pubblicità come motore di crescita in questo tipo di esperienze?"

Videogiochi e Pubblicità: un binomio difficile

In passato, abbiamo detto, diverse software house, tra cui la stessa EA, hanno cercato di percorrere la strada delle reclame nei giochi, non sempre incontrando il gradimento del pubblico. La nostra memoria ci riporta ai tempi del primo Xenosaga su PS2 in cui la protagonista riceveva dei messaggi e-mail che reclamizzavano la prossima uscita di Soul Calibur II, un altro videogioco di Bandai Namco. In tempi più recenti abbiamo visto Square Enix reclamizzare sfacciatamente un'azienda di Noodle istantanei per le strade - e tra i menù - di Final Fantasy XV. Capcom, infine, ha inserito i loghi del suo World Tour direttamente sui modelli dei lottatori di Street Fighter 5.

Dal canto suo EA ha inserito spot pubblicitari di serie TV nel bel mezzo degli scontri di UFC 4, scatenando tante e tali proteste da parte dei giocatori da dover arrivare alla rimozione degli stessi; in Burnout Paradise, invece, comparivano i manifesti elettorali di uno dei candidati alla presidenza degli USA. non tutte queste implementazioni, evidentemente, sono state ben "ponderate" e "premurose"...

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