Electronic Arts tra chiusure e tagli

di Fabio Fundoni

Dopo aver annunciato la chiusura di alcuni dei suoi titoli social, a causa della scarsità di utenza, Electronic Arts continua nella sua campagna dedicata ad una nuova organizzazione della forza lavoro per riuscire a gestire meglio le proprie entrate e le proprie uscite.


Molti tagli, come avrete capito, riguardano il settore social e digitale che, evidentemente, non ha mantenuto le promesse di guadagno che la casa si attendeva. i Quicklime Games sono stati chiusi e, per chi non li ricordasse, stiamo parlando dei creatori e gestori di Need for Speed: World, gioco di corsa MMO salito all'onore della cronaca, più che altro, per aver lanciato un DLC di "lusso" al prezzo di circa 100 dollari, grazie al quale si poteva comprare una vettura praticamente imbattibile.


La stessa sorte sembra essere toccata agli uffici di Vancouver di PopCap, azienda totalmente social acquistata da EA alla "modica" cifra di 1,3 miliardi di dollari. Dollari che, sembra proprio, non sono tornati nelle case del colosso americano.


Sebbene non ci siano numeri precisi sugli esuberi, pare proprio che i posti di lavoro persi siano molti, per quanto Electronic Arts non abbia mancato di dichiararsi estremamente dispiaciuta per la necessità di simili scelte.