Ennesimo botta e risposta fra Sony e Microsoft per Activision
L'ultimo atto dell'infinita disputa si è svolto in sede europea
Ormai è passato più di un anno da quando Microsoft ha annunciato la volontà di acquisire Activision Blizzard, una operazione senza precedenti che è andata incontro ad un iter di approvazione che definire "tortuoso" sarebbe un eufemismo. Come abbiamo avuto modo di ribadire in più occasioni, Sony si è messa di traverso e non ha mancato di esprimere la propria contrarietà all'accordo di fronte ai vari organi nazionali che si occupano di disciplina antitrust e stanno vagliando l'acquisizione.
L'ultimo atto di questa interminabile diatriba è andato in onda la scorsa settimana: stando all'agenzia di Stampa Reuters, il boss di Sony Interactive Entertainment, Jim Ryan, lo scorso mercoledì avrebbe avuto un colloquio con Margrethe Vestager, a capo dell'organo antitrust dell'Unione Europea. L'incontro, manco a dirlo, avrebbe avuto lo scopo di informare sui rischi per la competizione derivanti dall'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.
Questa "attività informativa" di Sony presso gli uffici europei è giunta alle orecchie di Frank X. Shaw, responsabile della comunicazione di Microsoft. Shaw ha affidato a Twitter la sua replica, nella quale ribadisce concetti che sono stati espressi a più riprese anche da Phil Spencer: non è vero che Microsoft voglia privare Sony di Call of Duty, anzi, ha perfino offerto il franchise all'ecosistema PlayStation per 10 anni.
Sony è la leader del mercato e quindi togliere Call of Duty dalle sue console sarebbe controproducente. Microsoft vuole proseguire la strada intrapresa con altri franchise quali Minecraft, ossia quella di estenderne la presenza al maggior numero di piattaforme possibile. Insomma, si tratta delle medesime parole che abbiamo sentito a più riprese negli ultimi mesi e che siamo sicuri sentiremo ancora in futuro, perché la battaglia fra Microsoft e Sony non è ancora conclusa.