Il sequel open-world di FFVII che non vide mai la luce
A Hironobu Sakaguchi i sequel potranno anche non piacere, ma così pare non essere per i fan dei suoi giochi. Soprattutto Final Fantasy VII, ancora una volta, sembra essere il titolo che più di tutti ha destato la fantasia del pubblico, e molto prima che arrivassero sul mercato i prequel e i sequel ufficiali (su tutti citiamo FFVII Crisis Core e FFVII Dirge of Cerberus) il team indie Rodensoft ha cercato di sviluppare uno spin-off del grande JRPG sfruttando il motore stesso della versione originale per PS1.
Nelle intenzioni del team, il gioco - intitolato Final Fantasy VII Time Guardian - avrebbe occupato la bellezza di 9 CD, ossia il massimo che PS1 fosse in grado di gestire; non che in realtà avessero in programma di realizzare 6.3 GB di dati (che al giorno d'oggi sarebbero robetta, ma all'epoca sarebbero stati titanici): semplicemente, ciascun disco sarebbe stato associato ad un singolo personaggio del party, e ciascuno avrebbe avuto pertanto la propria avvetura e storia da seguire, sebbene le locazioni-chiave sarebbero state in comune (e presenti su tutti i dischi, com'era tradizione all'epoca).
Come applicare questa avventura? Facile: [segue piccolo SPOILER per chi non dovesse conoscere FFVII] nel momento in cui Cait Sith rimuoverà la miniatura del Tempio degli Antichi per dare origine alla Black Materia, la storia subirà una variazione e i 9 membri del party (supponendo la presenza anche di Yuffie e Vincent) si troveranno catapultati ai 9 angoli del mondo. Il concept continua poi con una gestione del mondo in maniera open, con ciclo giorno-notte e tempo atmosferico casuale che modificano le attività dei PNG e dei mostri; il giocatore avrebbe potuto utilizzare i 9 personaggi in qualsiasi momento, farli incontrare tra loro per creare dei team di tre membri, con ciascuno di loro che avrebbe avuto le sue abilità peculiari. Sarebbero state presenti nuove storie e sotto-storie, tra cui alcune quest precedentemente previste nel gioco, rintracciate in brandelli di codice inutilizzati sul disco originale e riportate in vita in questo modo.
Insomma, un lavoro veramente grosso che, però, non vedrà mai la luce perché lo sviluppo si è interrotto ormai da tempo. Volete sapere cosa ne rimane? Il video che vi riproponiamo, un vero e proprio trailer: