Final Fantasy VII Rebirth e il caso dei dischi scambiati

L'edizione Giapponese dell'RPG stampata con un errore

di Tommaso Alisonno

Final Fantasy VII Rebirth, come il predecessore Final Fantasy VII Remake, è un gioco talmente grosso [in termini di GigaByte] da essere distribuito su due dischi nella sua edizione fisica. E come il predecessore, anche questo fornisce un Data Disk da inserire nella console per procedere all'installazione e di un Play Disk da inserire per poter giocare al JRPG.

A quanto pare però qualcosa è andato storto in fase di produzione nelle regioni Giappone e Asia in cui le etichette dei due dischi sono state erroneamente scambiate. Intendiamoci: le copie sono perfette e perfettamente funzionanti, ma gli utenti devono inserire nel lettore prima quello con l'etichetta Play Disk e solo dopo l'installazione giocare tramite quello con l'etichetta Data Disk.

Ovviamente si tratta di un mero qui pro quo, e chissà che in futuro queste copie "esteticamente fallate" non aumentino la loro valutazione presso i collezionisti, ma per il momento Square Enix è dovuta correre ai ripari segnalando tempestivamente agli acquirenti che la corretta procedura d'installazione non è quella riportata nell'opuscolo contenuto nella confezione, bensì quella inversa. Nonostante infatti non ci sia nessuna controindicazione a inserire per primo il disco sbagliato - semplicemente il gioco non si avvia e invita l'utente a inserire prima il disco d'installazione - non tutti gli acquirenti hanno la prontezza di spirito di dire "boh, proviamo a scambiarli!" e molti hanno temuto di essersi portati a casa un gioco inservibile.

Ad ogni modo, come s'è detto, il problema è stato riscontrato solo in Giappone e Asia, quindi noi Europei non dovremmo avere nessunissimo problema a seguire la procedura così com'è riportata.

Final Fantasy VII Rebirth è ora disponibile su PS5: a voi la nostra Recensione.