Flappy Bird sta per tornare, ma...

L'autore originale non c'entra e alcuni hanno dei sospetti

di Tommaso Alisonno

Flappy Bird, ve lo ricordate? 10 anni fa un gioco tanto semplice quanto ipnotico, sviluppato dal vietnamita Dong Nguyen, fu scaricato oltre 50 milioni di volte su altrettanti dispositivi Mobile.

Il successo del gioco fu talmente travolgente che il creatore, travolto da questo shock economico e culturale, decise di rimuoverlo completamente dagli store e da allora ha tenuto un profilo bassissimo, sparendo praticamente dalla rete e dai social. Dong Nguyen è tornato su X recentemente [non twittava dal 2017] per fare una dichiarazione importante, su cui torneremo tra un momento. Qualche giorno fa infatti in rete è comparso il trailer di un nuovo gioco intitolato Flappy Bird: eccolo a voi.

Flappy Bird: il nuovo Trailer 10 anni dopo

C'è chi ha accolto il trailer con un sorriso, chi con un facepalm e chi ha semplicemente fatto spallucce: un'altra IP ripescata, non è la prima, non sarà l'ultima, contenti gli utenti, contenti tutti. Poi però qualche sopracciglio ha cominciato a inarcarsi quando è venuto a galla il nome del chief creative dietro alla Flappy Bird Foundation che sta riesumando il gioco di Nguyen: parliamo infatti di Michael Roberts, un nome che è già noto per i suoi trascorsi nell'industria degli NFT e delle Criptovalute.

Si è venuto così a scoprire che Roberts e la sua Foundation hanno acquisito i diritti sul nome e il marchio Flappy Bird da un'altra società, la Gametech Holdings LLC, la quale a sua volta li ha potuti acquisire dopo che l'US Patent and Trademark Office li ha dichiarati decaduti: Nguyen ha infatti ignorato i vari solleciti al rinnovo della registrazione.

Prima che tutto questo passaggio di nomi e consegne venisse a galla c'è stato evidentemente qualcuno che è riuscito a mettersi in contatto con l'autore del gioco originale, tanto da convincerlo a destarsi da suo torpore telematico e twittare il seguente messaggio:

"No, non ho rapporti col loro gioco. Non ho venduto niente. E non supporto le criptovalute"

Dunque Nguyen è rimasto fedele alla sua decisione di prendere le distanze del gioco, la Gametech ha acquisito i diritti abbandonati e li ha venduti a Roberts. E che c'è di male in tutto ciò?

C'è di male che stando alle analisi svolte da Varun Biniwale, esperto di Web Development e Cybersecurity, il sito di riferimento del nuovo gioco conterrebbe evidenti tracce di Web3.0, compresa una prima build del gioco in cui sarebbero integrate - per l'appunto - criptovalute ed NFT.

Staremo a vedere se quando uscirà il gioco questo sarà il classico titolo mobile come ce ne sono tanti o se effettivamente costituirà un'elaborato sistema per sfruttare i device degli acquirenti nel contesto di un'economia elettronica che ha ancora molti punti oscuri...