Foxconn e il lavoro minorile: reazioni di Apple e Nintendo

di Fabio Fundoni

Ormai facciamo fatica a contare tutte le notizie che ci arrivano riguardo alle condizioni di lavoro disumane della Foxconn, azienda cinese che fornisce l'assemblamento di oggetti ad alta tecnologie per decine e decine di marchi noti. Dopo suicidi, pestaggi, risse, scioperi e via dicendo é arrivata anche la scoperta che a lavorare nella dita sono stati trovati dei minorenni, con età che variano dai 14 ai 16 anni.


la Foxconn si é difesa, dicendo che sono stagisti mandati dalle scuole per apprendere il lavoro, ma la faccenda é ben lontana dalla chiarezza.


Non sono mancate le reazioni delle ditte che utilizzano i servizi della Foxconn che, ricordiamolo, sono davvero tante. Nintendo ha assicurato che farà delle indagini a riguardo e che se dovesse scoprire irregolarità chiederà alla Foxconn di cambiare regime. Più serafica Apple, che non é sembrata sorpresa della cosa, ma ha assicurato che nessun minorenne ha lavorato per assemblare oggetti con il suo marchio.


Interessante anche la dichiarazione di Luca Gambino, boss di GameSurf.it. Gambino ha tranquillizzato tutti: "non sono minorenni, sono soltanto nani".


Ridiamoci su, per non piangere...