Foxconn, l'inferno che produce il nostro diveritmento

di Fabio Fundoni

Non é certo un segreto che praticamente tutti i nostri apparecchi hi-tech vengano prodotti nei paesi dove il costo del lavoro é più basso, ma la storia che sta prendendo forma attorno alla Foxconn, ditta cinese, ha raggiunto delle tinte davvero fosche. L'azienda ha in appalto la produzione di oggetti come Nintendo Wii, iPhone e PlayStation 3, senza contare i tanti prodotti di Dell, HP e Nokia, rappresentando ormai una presenza fissa nell'economia cinese.


Qualcosa ha iniziato a scricchiolare dopo che si sono registrati ben dieci suicidi durante il lavoro da parte dei dipendenti della Foxconn, lavoratori giovanissimi che non superano quasi mai i vent'anni d'età. Il tutto ha portato a varie ricerche che hanno mostrato condizioni di lavoro inumane, dove i ragazzi si ritrovano a lavorare formando liberatorie a favore della ditta che si leva ogni obbligo per mancate assistenze o i turni lunghissimi.


Aperta 24 ore su 24, la catena di montaggio della Foxconn costringe a lavorare perennemente in piedi ad un salario di circa 100 euro al mese, senza controlli per la sicurezza o altro. Sono persino apparsi in rete alcuni filmati che mostrano violenze da parte delle guardie della ditta contro i lavoratori. Anche Sony, dopo Nintendo e le altre ditte nominate, ha finalmente deciso di fare chiarezza a riguardo, promettendo che si informerà sulla salute dei lavoratori che producono le nostre PlayStation 3.


Di suo, Foxconn ha annunciato che aumenterà il salario dei dipendenti da 100 a 120 euro (godi, popolo) e ha deciso di mettere delle reti di protezione fuori dalle finestre del palazzo in cui si svolge la produzione. Volete sapere perché? Tutti i poveri dipendenti che si sono suicidati si erano lanciati nel vuoto sul posto di lavoro...