GameStop non influenzerà lo sviluppo dei giochi

GameStop non influenzerà lo sviluppo dei giochi

Nei giorni scorsi ha creato un po' di curiosità (e di apprensione) la voce secondo cui nei programmi della catena GameStop ci fosse l'intento di entrare in prima persona nell'ambito dello sviluppo dei videiogiochi, "costringendo" in qualche modo le software house a realizzare prodotti totalmente o in parte destinati alla loro distribuzione specifica.


Niente di tutto ciò, per lo meno nell'accezzione catastrofista illustrata, corrisponde a verità.


A illustrare più chiaramente il progetto è nientemeno che il CEO di GameStop Paul Raines al telefono con Matt Peckham di TIME. Nella lunga chiacchierata, Raines ha prima di tutto chiarito che l'azienda ha sempre seguito la politica dell'esclusiva per invogliare il giocatore a scegliere i suoi punti-vendita per effettuare i propri acquisti: come esempio pratico, il CEO ha citato il lancio di Call of Duty: World at War in cui era possibile avere tramite loro un M1 Garand di livello 20, promozione che contribuì ad un incremento delle vendite del 90% rispetto al titolo dell'anno precedente. Ma quando si parla di intervenire nello sviluppo, gli intenti dell'azienda sono puramente di natura amministrativa:


"Penso che questo sia abbastanza chiaro per me, e cioè che non ci vedrete coinvolti nel processo creativo. Non è qualcosa che sappiamo fare. Amiamo giocare ai giochi e a differenza dei nostro concorrenti tutto ciò che facciamo è giocare. Ma non saremo coinvolti nel processo artistico o creativo, Non è proprio il nostro campo."


"Quindi ciò di cui stiamo parlando è di estendere il nostro capitale e le nostre capacità distributive nello spazio di sviluppo e publishing per console. Ma non penso che questo ci coinvolga o influenzi in qualsivoglia modo il reparto creativo. Penso che saremo pazzi a dire agli sviluppatori come sviluppare giochi o ai publisher come portare il prodotto sul mercato. Questo è ciò che loro fanno estremamente bene. Quello che facciamo bene noi è mettere del capitale a rischio e aiutare a distribuire e mettere in contatto coi nostri clienti. Ciò di cui parliamo è tutto qui. Penso che il giorno che ci vedrete sul lato creativo sarà quando potrete dirmi che abbiamo ufficialmente smarrito il senno."


Rassicurati?