GAMM – Apre a Roma il 30 novembre il museo del videogioco più grande d’Italia

Aperto 7 giorni su 7 in una location di circa 700mq, con oltre 120 tra monitor e postazioni interattive

di Jacopo Retrosi

GAMM – Game Museum, il museo permanente del videogioco più grande d'Italia apre ufficialmente le porte al pubblico sabato 30 novembre nel cuore di Roma, in via delle terme di Diocleziano 35.

Aperto 7 giorni su 7 in una location di circa 700mq - suddivisa su due livelli – GAMM ha trovato la sua casa all'interno di un edificio romano ottocentesco. Al suo interno, un'unica regia che comunica con oltre 120 schermi tra monitor, postazioni di gioco, totem interattivi e ledwall - installati all'interno di un percorso immersivo di oltre 60 metri di americane: GAMMDome. Una perfetta fusione tra patrimonio architettonico e innovazione tecnologica che offre un viaggio immersivo e interattivo nel mondo del videogioco, coniugando contenuti digitali all'avanguardia con una collezione di pezzi unici di grande valore e, al tempo stesso, promuovendo il medium interattivo come forma culturale d'arte e di espressione.

"Da sempre, Roma è stata la culla del nostro patrimonio artistico e culturale. Oggi, con GAMM, la città si apre a una nuova tipologia di cultura, celebrando il videogioco come forma d'arte interattiva. Un museo che non si limita a esporre console e videogiochi, ma che offre un'esperienza immersiva attraverso la storia, la tecnologia e il gameplay delle opere interattive. GAMM rappresenta per noi un progetto ambizioso che riconosce il valore culturale e artistico di questo medium che sta profondamente influenzando la nostra società. Un museo che cresce e si evolve insieme al mondo dei videogiochi, offrendo ai visitatori un'esperienza sempre nuova e coinvolgente”, ha dichiarato Marco Accordi Rickards, Direttore del Museo e co-fondatore di Kabuto.

GAMM nasce dalla straordinaria storia di successo di Vigamus - Il Museo del Videogioco di Roma, che dal 2012 ha registrato oltre due milioni di visitatori da tutto il mondo. GAMM è gestito da Kabuto, start-up innovativa e tecnologica nata da un team con oltre 25 anni di esperienza nel settore.

Aperto 7 giorni su 7 in una location di circa 700mq - suddivisa su due livelli – GAMM ha trovato la sua casa all'interno di un edificio romano ottocentesco. Al suo interno, un'unica regia che comunica con oltre 120 schermi tra monitor, postazioni di gioco, totem interattivi e ledwall - installati all'interno di un percorso immersivo di oltre 60 metri di americane: GAMMDome. Una perfetta fusione tra patrimonio architettonico e innovazione tecnologica che offre un viaggio immersivo e interattivo nel mondo del videogioco, coniugando contenuti digitali all'avanguardia con una collezione di pezzi unici di grande valore e, al tempo stesso, promuovendo il medium interattivo come forma culturale d'arte e di espressione.

"Da sempre, Roma è stata la culla del nostro patrimonio artistico e culturale. Oggi, con GAMM, la città si apre a una nuova tipologia di cultura, celebrando il videogioco come forma d'arte interattiva. Un museo che non si limita a esporre console e videogiochi, ma che offre un'esperienza immersiva attraverso la storia, la tecnologia e il gameplay delle opere interattive. GAMM rappresenta per noi un progetto ambizioso che riconosce il valore culturale e artistico di questo medium che sta profondamente influenzando la nostra società. Un museo che cresce e si evolve insieme al mondo dei videogiochi, offrendo ai visitatori un'esperienza sempre nuova e coinvolgente”, ha dichiarato Marco Accordi Rickards, Direttore del Museo e co-fondatore di Kabuto.

Luisa Bixio – co fondatrice di Kabuto dichiara: "Famiglie, scuole, appassionati e semplici curiosi: il nostro museo è uno spazio aperto a tutti coloro che desiderano esplorare l'universo dei videogiochi. Un'occasione unica per scoprire come questa forma d'arte abbia influenzato la nostra cultura e la nostra società”.

3 AREE TEMATICHE PER UN'IMMERSIONE A 360°

L'ambiente espositivo del GAMM – i cui contenuti fruibili sia in italiano che in inglese sono sempre aggiornati grazie a un centro studi dedicato - è articolato su tre aree tematiche interconnesseGAMMDOME, PARC Path of Arcadia e HIP Historical Playground.

GAMMDOME

La prima delle tre aree tematiche del museo è GAMMDOME, un percorso immersivo con oltre 24 stazioni interattive digitali le cui parole chiave sono: esposizione, esperienza, educazione e intrattenimento. Una dimensione che permette di esplorare la storia del videogioco dalle origini a oggi, passando attraverso una collezione museale unica, contenuti culturali e dinamici che valorizzano le opere interattive e analizzano l'impatto del gaming online, degli eSport e la loro interazione con musica, storia e cultura. All'interno di quest'area, è possibile esplorare collezioni videoludiche fisiche e virtuali attraverso percorsi tematici ad hoc. Tra i contenuti digitali si possono trovare oltre 30 contributi video di esperti del settore a livello internazionale - tra cui Don Daglow, Warren Spector e Denis Dyack - fruibili in esclusiva solo presso GAMM, che raccontano l'evoluzione della Games Industry esplorando le diverse aree di specializzazione professionale e creativa. I contenuti del GAMMDOME, inoltre, offrono alle scuole un'esperienza educativa e personalizzata, adatta all'età e agli interessi degli studenti: un viaggio coinvolgente per approfondire, non solo la conoscenza e i meccanismi dei media interattivi, ma anche per stimolare la creatività e il pensiero critico.

PARC - Path of Arcadia

Dedicata alla golden age dei giochi coin-op, ovvero i classici videogiochi da "bar” e sala giochi diffusi tra la fine degli anni '70 e i primi anni '90, PARC - Path of Arcadia offre un'esperienza unica. Quest'area ospita più di 20 coin-op che ripercorrono l'evoluzione degli arcade, accompagnando i visitatori in un viaggio immersivo in stile "gioco da tavolo” alla scoperta dell'età d'oro dei videogiochi.

HIP - Historical Playground

HIP - Historical Playground rappresenta la terza area tematica di GAMM, progettata per valorizzare il gameplay e il game design come centrali nella valorizzazione culturale e artistica dei videogiochi. In quest'area, i visitatori possono immergersi nell'universo del videogioco, esplorando la struttura narrativa, le tecniche di interazione e le logiche di design che rendono ogni titolo unico. Il percorso offre, inoltre, uno sguardo approfondito sull'evoluzione storica dei videogiochi, sulle tecnologie che ne hanno plasmato lo sviluppo e sui diversi target di pubblico a cui si rivolgono. Il catalogo di GAMM Game Museum comprende oltre 2000 titoli, accessibili attraverso postazioni interattive che consentono di giocare in modalità single player o multiplayer, a seconda del titolo e della configurazione scelta.

Le postazioni di GAMM Hip e GAMM Parc accompagnano i visitatori in un viaggio attraverso la storia del medium: dai celebri coin-op della "golden age" del videogioco, alle home console che hanno segnato epoche - dalle più antiche alle più moderne - fino ad arrivare alle console portatili. È inoltre possibile scoprire l'evoluzione dei computer da gioco e sperimentare le ultime tecnologie in realtà virtuale.

"Noi di Kabuto da sempre ammiriamo la capacità dei videogiochi di unire tecnologia e creatività e con GAMM abbiamo voluto creare un luogo che riflettesse questa dualità, pensando questo  spazio come un'evoluzione naturale del Museo del Videogioco di Roma. Basti pensare che l'area del GAMMDOME è stata progettata in modo versatile per ospitare anche eventi differenziati per scuole e professionisti, oltre a ospitare mostre tematiche che cambieranno ciclicamente... Insomma, un luogo che continua a evolversi, in linea con il settore stesso”, dichiara Raoul Carbone, Co-fondatore di Kabuto.

VIDEOGIOCHI MADE IN ITALY: UN PATRIMONIO DA SCOPRIRE AL GAMM

La collezione di GAMM racconta anche l'evoluzione del medium sul territorio nazionale con testimonianze fisiche e digitali che hanno contribuito a scrivere la storia del Made in Italy. All'interno del museo sono presenti pezzi unici donati da Milestone, tra cui bozzetti originali dei circuiti di Screamer (1995) e Racing Evoluzione (2003), fino agli schizzi di concept art di MUD (2012). Questi materiali, tra cui storyboard e bug report di giochi come Screamer Rally (1997) e linee guida per MotoGP 07 (2007), offrono uno sguardo unico e autentico sul processo di sviluppo dei titoli che hanno contribuito a plasmare il genere racing in Italia. Di rilievo anche la presenza di Artematica - casa italiana indipendente, produttrice e sviluppatrice di software, prevalentemente videogiochi - che ha saputo reinterpretare il fascino del fumetto italiano con Diabolik: The Original Sin. Il museo ospita alcuni cimeli legati a questo progetto, come il kit di sviluppo dietro alla creazione del titolo su Wii e lo storyboard del videogioco Druuna Morbus Gravis, che vede come protagonista l'eroina italiana del fumetto realizzato dall'artista Paolo Eleuteri Serpieri.

Trovate maggiori info, costo dei biglietti e orari di apertura sul sito ufficiale del GAMM.