Google, Amazon & Co. sono il male dei videogame per Shawn Layden

Le grandi compagnie che vengono "da fuori" rischiano di distruggere il business

Google Amazon  Co sono il male dei videogame per Shawn Layden

Il volume d'affari globale del mercato videoludico è stimato in un ammontare superiore ai 180 miliardi di dollari e gli analisti concordano che questa somma stratosferica sia destinata a salire nei prossimi anni, nonostante la flessione anomala registrata nel 2022. Va da sé che più il settore sia ricco, più attiri potenziali competitor dall'esterno; tuttavia, questo fattore costituisce una seria minaccia per Shawn Layden.

Per chi non lo conoscesse, Layden è stato a capo di Sony Interactive Entertainment dal 2014 al 2019. In una intervista a Games Industry, Layden elenca le minacce che a suo parere possono mettere in pericolo il settore dei videogame. La prima minaccia è la consolidazione del mercato, ovvero l'ondata di acquisizioni di piccoli studi da parte di grandi compagnie, a cui consegue la chiusura in massa degli studi stessi. La seconda minaccia è l'aumento dei costi.

Ma ciò che più preoccupa Layden è l'ingresso nel mercato del gaming di compagnie non-endemiche (esterne), un processo che chiama "I barbari alle porte". Queste grandi compagnie, come Google, Amazon, Apple, Netflix, vedono una opportunità di guadagno e cercano di inserirsi, ma il loro passaggio può causare conseguenze irreversibili. Layden fa l'esempio del mercato della musica, che sarebbe stato rovinato nel momento in cui Apple ha convinto tutti che vendere le canzoni a 99 centesimi fosse una buona idea.

In maniera analoga, Netflix avrebbe rovinato il mercato del cinema. Layden ha anche aggiunto che essere una grande compagnia tecnologica non renda automaticamente un grande player del mercato videoludico e porta come esempio il flop di Stadia. L'ex boss di SIE auspica quindi che il mercato si accorga del cambiamento in atto e reagisca di conseguenza. Il suo discorso non è però stato accolto senza critiche.

È stato fatto notare a Layden che due dei principali player del mercato odierno, Microsoft e Sony, siano entrati nel settore come soggetti non-endemici. Layden ha dovuto ammettere che sia vero, ma a suo dire Sony entrò nel mercato consapevole dei propri limiti e portò con sé una dimensione di intrattenimento nuova. Un'altra critica che si potrebbe muovere al suo pensiero è il discorso sulla consolidazione, tenendo conto che attualmente Layden sia un consulente di Tencent, forse la maggiore "consolidatrice" che ci sia sulla piazza...