Google spegne definitivamente Stadia
Si è rotto il giocattolo, senza fili.
E' durata poco meno di tre anni l'avventura di Stadia nel mondo dei videogames. Presentata in pompa magna da Google a Novembre del 2019, il servizio di gioco in streaming del gigante americano si presentava come un elemento di novità in grado di portare qualcosa di veramente innovativo nell’annoiato panorama videoludico.
La presentazione di Big G; non lasciava molti dubbi: Stadia si lanciava sul mercato con un servizio davvero molto interessante, un nuovo studio di sviluppo e alla spalle alcuni dei talenti del mercato in grado di dare il giusto boost al progetto. I dubbi iniziarono proprio con la diffusione del servizio, perché di tutte le belle parole e novità annunciate in conferenza, non c’era quasi traccia.
La possibilità di avviare il gioco tramite un semplice link su Youtube? Niente. Poter giocare a tempo zero con i tuoi streamer preferiti? No. Un marketplace sempre ricco di novità e con il pieno supporto dei più grandi publisher? Nemmeno l’ombra. Due anni di intoppi e di mancate promesse per arrivare al 2021, quando Stadia Games and Entertainment (gestito da Jade Raymond), venne chiuso da Google, che si affrettava a dichiarare che il servizio non era comunque in pericolo e che i publisher avrebbero continuato a supportare Stadia. Come no.
Lo scorso 29 settembre Google ha decretato la morte del progetto, dando una deadline precisa allo spegnimento dei server: 18 gennaio 2023. La stessa Google ha promesso rimborsi per hardware e software, sempre a partire dall’inizio del prossimo anno