Grand Theft Auto: i racconti dell'Ex non piacciono a Rockstar North
Storie vecchie di vent'anni rimosse dal blog
Grand Theft Auto è una saga che non ha bisogno di presentazioni: il primo capitolo vide la luce nell'Anno del Signore 1997 e quelli che lo seguirono sancirono un successo via via crescente, consacrando Rockstar e le sue sussidiarie, come Rockstar North, nell'Olimpo delle software house.
Stando a quanto recentemente accaduto a Obbe Vermeij, sviluppatore che è stato in forze nel team di sviluppo dal 1995 e fino al 2009, sembra però che il brillante team non sia poi così brillante sotto alla patina esteriore e che all'interno dello stesso viga una sorta di opaca patina di omertà.
Grand Thef Auto: il Blog di Obbe Vermeij
Vermeij, infatti, nelle scorse settimane, probabilmente colto da un attacco di legittima nostalgia, ha deciso di riportare sul suo Blog Personale una serie di aneddoti legati al periodo della sua vita in cui ha collaborato allo sviluppo dei giochi succitati, e di altri di Rockstar. Secondo quanto commentato dai colleghi di Kotaku si trattava di post assolutamente positivi, scevri da qualsiasi genere di accusa, neppure in termini sarcastici o retorici: semplicemente un piacevole spaccato di un periodo lavorativo florido e fruttifero, con crunch time ridotto al minimo indispensabile, ma che naturalmente non è stato rose e fiori dal primo all'ultimo giorno.
Per esempio, Vermeij ha raccontato quanto fosse stato problematico adattare i primi due GTA all'hardware di PS1: per poter rientrare nei limiti, infatti, si è dovuto ridurre la palette delle textures a soli 16 colori, con risultati che avrebbero fatto accapponare la pelle agli artisti delle originali versioni PC. Un altro post ha raccontato la genesi di un progetto, intitolato provvisoriamente Z, su un gioco di zombie ambientato su una nebbiosa isola scozzese, progetto poi scartato in quanto considerato troppo deprimente e rimpiazzato in agenda da GTA San Andreas. Ancora: in un altro topic Vermeji elogiava il lavoro svolto dai tester dello stesso San Andreas, capaci di scovare la bellezza di 70.000 bug che così non hanno raggiunto gli scaffali.
Rockstar North: non aprite quel Blog!
Tutto bello e piacevolmente nostalgico, dunque (?). A quanto pare non per i vertici di Rockstar North, i quali avrebbero richiesto a Vermeij di rimuovere i post in questione dal suo blog esortandolo a non diffondere informazioni sulle dinamiche interne dell'azienda. Insomma: non importa che non si sparli, l'importante è che non si parli.
"Sinceramente non pensavo che qualcuno si sarebbe preoccupato se avessi chiacchierato su giochi vecchi di vent'anni - scrive adesso Vermeij - ma mi sbagliavo. Si tratta di qualcosa sul rovinare la mistica di Rockstar o qualcosa del genere. Ad ogni modo: questo blog non è così importante per me da infastidire i miei ex colleghi ad Edinburgo, quindi lo chiudo."
Se qualcuno fosse curiose di leggere i post in questione, una ricerca sulla rete può farli emergere da alcuni siti che li hanno prelevati e riportati prima che venissero rimossi - ma noi rispettiamo la volontà dell'autore ed evitiamo di fare altrettanto. I colleghi di Kotaku hanno ricevuto una comunicazione dalla casa-madre di Rockstar specificando che il provvedimento è partito indipendentemente dalla sussidiaria North. Dal canto suo Vermeij ha ironizzato concludendo il suo intervento con un "Riproverò tra altri vent'anni".
...Che Grand Theft Auto staremo giocando tra vent'anni?