Hollywood in crisi - Anche gli attori minacciano lo sciopero

Sembra scongiurato il fermo della Gilda dei registi, mentre quella degli attori potrebbe andare sul piede di guerra

Hollywood in crisi  Anche gli attori minacciano lo sciopero

È già trascorso un mese dall'inizio dello sciopero degli sceneggiatori, e nessuno a Hollywood sembra avere intenzione di cedere. Ma gli Studios, che già sentono l'odore di possibili perdite all'orizzonte, hanno cercato di evitare una tempesta perfetta calmando le acque con il sindacato registi prima che anch'essi entrassero in sciopero. 

L'accordo raggiunto dalla Gilda dei registi comprende, tra le tante clausole, il riconoscimento che l'intelligenza artificiale non può in alcun modo sostituire i compiti di un regista, l'aumento del 76% dei profitti residui dello streaming e il divieto di utilizzare armi da fuoco con munizioni vere sul set (visto quanto accaduto sul set dello sfortunato Rust).

Nel frattempo gli sceneggiatori continuano a picchettare i set in attesa dell'ingresso in sciopero del sindacato degli attori. Se ciò dovesse accadere si fermerebbero le rimanenti produzioni hollywoodiane che ancora riescono a tirare avanti. Al momento la Gilda degli sceneggiatori ha fatto sapere che non si muoverà di un millimetro, continuando a chiedere tra le altre cose un miglior trattamento salariale.

ll precedente sciopero degli sceneggiatori è durato 100 giorni, e questa volta sembra che l'incomprensione con le aziende, Netflix in testa, sia totale. Resta da vedere se stavolta gli attori faranno fronte comune: è dal 1980 che non ci sono movimenti sindacali così forti, e l'esito delle trattative che inizieranno mercoledì è un'incognita per tutti. La battaglia finale deve ancora essere combattuta, e non è affatto chiaro chi sarà il vincitore.

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