I giochi single player non moriranno mai

I giochi single player non moriranno mai
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La chiusura di Visceral Games da parte di Electronic Arts ha aperto più di un interrogativo sul futuro dei giochi basati per lo più sulla modalità single player. A prescindere dalla simpatia o l'antipatia nei confronti di EA, i dati parlano comunque chiaro:  la saga di Dead Space è stata un capolavoro che tuttavia non ha saputo giustificare, in termini di vendite, i soldi spesi per il suo sviluppo.

Solo per fare un esempio, a fronte di una spesa di 60 milioni di dollari, Dead Space 2 ha venduto "appena" quattro milioni di copie, troppo poche per generare un profitto degno di questo nome anche in considerazione dell'ulteriore esborso di denaro investito sul fronte marketing.

Ad ogni buon conto, intervenuto sulla querelle l'ex membro di Visceral Zach Wilson ha spiegato che difficilmente i giochi single-player perderanno il loro fascino in maniera così netta, a meno di catastrofi difficilmente ipotizzabili.  

"La tesi che i giochi single-player lineari scompariranno è completamente assurda. EA potrebbe anche non essere l'azienda più indicata per questa particolare categoria, ma ci sono troppi appassionati di questo genere per giustificare un'ipotesi di questo tipo.

Va anche detto che il concetto single-player è anche cambiato nel corso degli anni: tutti concordano sul fatto che The Last of Us sia un titolo single-player, ma lo stesso si potrebbe affermare di giochi di spessore come Bioshock e Dishonored nonostante la loro appartenenza ad un genere tutto sommato a cavallo fra il singolo ed il multi giocatore."

Insomma, per Zach Wilson questo rischio non sussisterebbe affatto nonostante la tragica fine di Visceral, sulla quale ha voluto dire anche la sua:

"Sono fiero dei miei trascorsi in Visceral. Ho lavorato su Dead Space e devo dire che è e resterà uno dei miei giochi preferiti di sempre. Magari ci potranno essere altri Dead Space in futuro, ma la scintilla da cui partì la saga è e resterà unica come succede solo con i giochi più grandi.

Fare un survival horror come quello è appagante e rischioso allo stesso tempo: parliamo di un genere molto dispendioso da realizzare e difficile da vendere, perchè in tanti ne evitano l'acquisto per paura. Ed al mondo d'oggi, non puoi permetterti di vendere giochi in un mercato che li desidera ma non li compra, nemmeno se stiamo parlando di un capolavoro come Dead Space".