I Mercenari 4 – L'edizione Blu-ray 4K di Plaion Pictures
Artisticamente discutibile, la parte tecnica è da sballo tra 4K nativo, Dolby Vision e DTS lossless 24 bit italiano
Quarto capitolo, squadra alternativa di mercenari riunita da un capo della CIA di nome Marsh (Andy Garcia) a caccia dello spietato trafficante d'armi Suarto Rahmat (il martial artist Iko Uwais). I nuovi Expendables che si aggiungono ai volti già noti sono Gina (Megan Fox), ex fidanzata di Christmas (Jason Statham) che lavora anche per la CIA, Lash (Levy Tran), altro agente CIA, Easy Day (Curtis "50 Cent" Jackson) e Galan (Jacob Scipio), presumibilmente figlio dell'ex membro Galgo (Antonio Banderas). Si girovaga per il pianeta a partire da quella che si pretenderebbe essere la Libia, arrivando in Thailandia aggiungendo al gruppo anche Decha (il martial artist Tony Jaa).
S'inizia con un botto poco convinto per poi scivolare in una palude di sequenze action sempre più stupide, tra routinarie acrobazie ed esplosioni di vario ordine e grandezza fino alla rivelazione (telefonata) della vera mente dietro le azioni criminose. Artisticamente un disastro, il quarto (e speriamo ultimo) capitolo dei Mercenari un tempo capitanati dal buon vecchio Sly, qui fattosi troppo da parte, ha collezionato un tonfo clamoroso ai botteghini. Rimandando al più completo articolo pubblicato all'epoca dell'uscita in sala, il film è consigliabile agli irriducibili dell'action e di icone come Stallone e Statham, o gli sprecati Uwais e Jaa.
Opera acquisita digitalmente con cineprese Sony CineAlta 4K e relativo master nativo di medesima risoluzione, di cui questo Blu-ray UHD ne è emanazione diretta. Formato immagine 2.39:1 (3840 x 2160/24p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. Tecnicamente superlativo per l'incisività delle immagini, livello di dettaglio, dinamica gestione delle luci e ricchezza cromatica in virtù del Dolby Vision. Risoluzione che tra CGI al risparmio e qualche eccesso di green screen finisce per mettere il posticcio in evidenza, lasciando un fastidioso retrogusto di plasticoso realismo.
Bomba acustica le tracce presenti, tra il DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano (24 bit) e l'ATMOS inglese 7.1 (24 bit) che si piazza mezzo gradino sopra per il maggior raggio d'azione di canali più avvolgenti e un panorama acustico ancor più galvanizzante. Una scena sonora spesso da urlo che almeno in parte contribuisce a far dimenticare la raffazzonata narrazione pulp, dando una ragione in più allo spettatore di non trascinarsi fino ai titoli di coda.
Benché la steelbook sia piuttosto accattivante (con tanto di citazione di un'ironica battuta di Gunnar-Lundgren sul calo personale di diottrie), purtroppo come extra è presente unicamente il trailer. Rispetto all'edizione USA sono andati perduti circa 36' minuti di approfondimenti, così come il commento del regista sul film.