I World Cyber Games chiudono i battenti

di Luca Gambino

Forse i più giovani non ricordano i World Cyber Games, o più semplicemente i WCG. Negli anni 2000 fu la manifestazione, nata nella lontana Corea, a portare alla ribalta a livello planetario il fenomeno degli e-sport. In un periodo, tra l'altro, dove internet era ancora molto acerba, soprattutto in Italia, e non esistevano tutti quegli strumenti, come lo streaming, che oggi ci sembrano scontati e dovuti. 

Chi vi scrive ricorda ancora la prima edizione quando, in contatto via ICQ (!) con la delegazione italiana guidata dai ragazzi di Ngi, cercava di dare le notizie in tempo reale di quanto accadeva dall'altra parte del mondo.

Arrivavano voci che somigliavano a racconti di fantascienza:

"Qui i netgamers sono trattati alla stregua dei nostri calciatori. Hanno le groupies, i fanclub, organizzano degli immensi tornei nei palazzetti e sono sempre strapieni, la gente fa' la fila per gli autografi e ci sono tre canali satellitari dedicati a Starcraft". Cose incredibili, insomma.

Ad ogni modo, il World Cyber Game si proponeva davvero come punto di riferimento assoluto, capace di portare davvero in un mondo forse ancora immaturo, le potenzialità degli sport elettronici come elemento culturale e, ovviamente, di marketing.

Nato inizialmente sotto l'ala del ministero della cultura e del turismo, Coreano, la manifestazione è stata poi sponsorizzata da brand come Samsung e Microsoft. Quest'ultima, soprattutto, per mostrare le capacità della neonata Xbox.

Le cose si sono complicate con l'andare del tempo, perchè la cassa di risonanza dell'evento non ha sfruttato a dovere le rinnovate potenzialità degli strumenti legati a Internet e l'inserimento di giochi onestamente discutibili nel roster non ha sicuramente agevolato la comunicazione in merito.

In più lo zampino di Samsung ha fatto si che da un certo punto in poi venissero inseriti anche i giochi per cellulari, andando a far perdere all'evento quella patina di evento "pro" che l'aveva contraddistinto nei suoi primi anni di vita.

Dal 2012 in poi si sono perse le tracce del WCG, soppiantato dalle nuove e più aggressive organizzazioni a livello mondiale, che avevano sicuramente idee più chiare e meno conservative per portare nel mondo le ormai consolidate caratteristiche di spettacolarità e di sponsorship degli esport.

E da oggi i World Cyber Games non esistono più. Con una lettera inviata ai partner dagli organizzatori si apprende che si è preso atto del cambiamento in corso e che si è deciso quindi di far spazio a concetti più in linea con il mercato e con gli attuali gusti dei giocatori.