Il CEO di Sony mette in guardia sui problemi del cloud gaming

Una tecnologia che ha ancora delle questioni da risolvere

Il CEO di Sony mette in guardia sui problemi del cloud gaming

Mai come in questi ultimi mesi è divampato il dibattito sul cloud gaming, alimentato da temi come la chiusura di Google Stadia o la posizione dominante presa da Microsoft. L'ultimo contributo arriva da Kenichiro Yoshida, CEO di Sony Group Corporation dal 2018, anno in cui è succeduto a Kazuo Hirai. Yoshida si è soffermato sulle problematiche che ancora affliggono i videogame in cloud, difficoltà a cui sono inevitabilmente andate incontro anche Microsoft e Google.

In una intervista concessa al Finacial Times, Yoshida indica la latenza (ossia il ritardo che intercorre fra input e output, per definirla a grandi linee) come il problema principale del cloud. Bisogna inoltre tenere conto di come varia l'affluenza degli utenti nel corso della giornata: se si loggano tutti insieme quando è terminato l'orario di lavoro, c'è il rischio che si verifichino cali di performance.

Viceversa, mantenere attivo il servizio durante le ore più quiete, quando ci sono pochi giocatori attivi, è poco conveniente dal punto di vista economico. Yoshida ammette quindi che il cloud gaming presenti questo genere di sfide, ma sono delle sfide che Sony ha intenzione di affrontare.

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